Il 33enne arrivato in Corte di appello di Milano ha negato il consenso all'estradizione negli Stati Uniti d'America, dopo essere stato arrestato con le accuse di frode telematica e furto di identità, associazione a delinquere finalizzata alla frode telematica e accesso non autorizzato a computer protetti
Uno scambio di persona. Questa l’ipotesi più accreditata per il caso del cinese Zewei Xu, di 33 anni arrestato il 3 luglio dalla Polizia a Malpensa su mandato Usa con accuse di presunto hackeraggio e spionaggio pure su vaccini e terapie anti-Covid nel 2020. "Non avevo motivo per compiere ciò che mi viene contestato, qualcuno potrebbe aver violato e usato il mio account” ha detto il giovane manager di un'azienda di Shanghai difeso dal legale Enrico Giarda.
Oggi udienza per l’identificazione
Stamani, davanti alla giudice della Corte d'Appello di Milano che il 4 luglio ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, c'è stata solo l'udienza per l'identificazione e per l'eventuale consenso all'estradizione richiesta dagli Stati Uniti nell'inchiesta dell'Fbi. Consenso che, ovviamente, il 33enne non ha dato. Il cinese ha ribadito in aula che "non ha nulla a che fare con questa vicenda". Poi ha aggiunto: “qualcuno potrebbe avere usato la mia identità, il mio nome e cognome molto diffuso, utilizzando il mio account mail".
Approfondimento
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Il cinese: “Hanno usato il mio account, non estradatemi”
Al centro delle indagini, infatti, c'è proprio l'account rintracciato che, secondo l'Fbi, sarebbe di Xu e che sarebbe stato usato per le attività di presunto spionaggio. Entro dieci giorni dall'arresto, come chiarito dall'avvocato Giarda, il ministero della Giustizia italiano dovrà far sapere alla Corte milanese se intende confermare il provvedimento ai fini dell'estradizione. Poi, entro 40 giorni gli Usa dovranno far pervenire tutti gli atti della richiesta di estradizione. Un'udienza, dunque, per il via libera o meno alla consegna agli Stati Uniti, dovrebbe tenersi dopo la pausa estiva. Intanto, la difesa sta lavorando ad una "richiesta di arresti domiciliari".
Il legale: “Perché è stato identificato proprio lui negli Usa?”
Nei prossimi giorni il legale potrebbe avanzare l'istanza ai giudici della quinta penale d'appello. "Perché è stato identificato proprio lui dagli Usa? È questo che ci chiediamo", ha spiegato Giarda. "Umanamente sono molto spaesati, erano in vacanza e ora lui è in carcere con accuse impegnative e difficili da comprendere", ha aggiunto. Il consolato cinese, intanto, ha chiesto e ottenuto una visita in carcere per un colloquio con Xu.