Ondata di caldo record, le ordinanze delle regioni per proteggere i lavoratori

Cronaca
©Ansa

Introduzione

Cion l'ondata di caldo anomalo che in questi giorni sta attanagliando l'Italia, diverse Regioni si sono mobilitate per prevenire gli effetti dell'afa e dell'eccessiva esposizione al sole, imponendo lo stop ai lavori all’aperto nelle ore centrali delle giornate. Lazio e Calabria sono state apripista e, già all’inizio di giugno, avevano emesso ordinanze anti-caldo vietando le attività lavorative sotto il sole nelle ore più calde. Ecco tutte le disposizioni regionali

Quello che devi sapere

Lombardia

  • Per cercare di contrstare gli effetti di grande caldo, la Regione Lombardia ha disposto, a partire dal 2 luglio fino al 15 settembre, il divieto di qualsiasi attività lavorativa all'aperto tra le 12.30 e le 16 nelle aree edili, cave aziende agricole e florovivaistiche, limitatamente nei giorni in cui sarà segnalato un livello di rischio "alto". 
  • La disposizione regionale esclude dal divieto le attività urgenti e di pubblica utilità, che devono comunque essere eseguite nel rispetto delle misure di prevenzione. Sono escluse anche le pubbliche amministrazioni, concessionari di pubblico servizio, appaltatori, interventi di protezione civile e salvaguardia della pubblica incolumità

Lazio

Nel Lazio un’ordinanza firmata dal presidente di Regione ha introdotto il divieto di svolgere lavoro all’aperto tra le 12:30 e le 16:00 in tutti i giorni in cui la piattaforma di monitoraggio Worklimate indica un rischio “Alto” di stress termico. Il provvedimento, valido in tutta la regione, rimarrà in vigore fino al 31 agosto 2025

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Emilia-Romagna

Anche in Emilia-Romagna l'ordinanza della Regione ha stabilito lo stop al lavoro dalle 12.30 alle 16, in condizioni di caldo estremo o anomalo, nei cantieri edili e affini, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica. Il divieto resterà in vigore fino al 15 settembre 2025

Abruzzo

  • In Abruzzo è stato emesso il divieto di svolgimento di attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12.30 alle 16, fino al 31 agosto 2025. Il divieto riguarda i settori agricolo e florovivaistico, i cantieri edili e tutte le attività affini. 
  • L'ordinanza non si applica alle Pubbliche Amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori, quando l'attività è legata a interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità

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Veneto

Anche il Veneto si è mobilitato per contrastare l'ondata di caldo anomalo. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha emanato un provvedimento che raccomanda ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata. La misura suggerisce anche di prevedere rotazioni del personale, riducendo così i tempi di esposizione all'afa

Basilicata

  • Anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha firmato un'ordinanza che predispone il divieto di lavoro agricolo nelle ore più calde, dalle 12.30 alle 16, nei giorni in cui la mappa Worklimate dell'Inail segnala un rischio alto per i lavoratori. L'ordinanza resterà in vigore fino al 31 agosto

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Toscana

Stesso divieto anche per la Toscana. Fino al 31 agosto 2025, su tutto il territorio regionale, nei giorni classificati con un livello di rischio stress termico alto nella mappa Worklimate sarà in vigore lo stop al lavoro tra le 12:30 e le 16 per chi svolge attività fisica intensa con esposizione prolungata al sole. A stabilirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha firmato un’ordinanza per ribadire la necessità di tutelare i lavoratori maggiorente esposti al rischio calore

Dal Nord al Sud Italia

A pochi giorni di distanza, anche la Calabria ha adottato un’ordinanza analoga (firmata il 10 giugno) estesa all’intero territorio calabrese, e per la prima volta l’Umbria ha deciso di anticipare i tempi rispetto all’anno precedente, varando la sua ordinanza anti-caldo già a metà giugno 2025.

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Rischio di stress termici e colpi di calore

“L’elevata temperatura, l’umidità e la prolungata esposizione al sole rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo ai raggi del sole", ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Ricordo che un prolungato stress termico e colpi di calore possono avere anche esiti letali ed è necessario affrontare questo tema tenendo conto dell’innalzamento delle temperature e dei cambiamenti climatici in atto”, ha aggiunto

Tutela dei lavoratori nel settore agricolo e nei cantieri

“Ho ritenuto necessario emanare un provvedimento a tutela della salute pubblica – ha aggiunto Giani - e tutelare tutti coloro che lavorano in settori come quello agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili all’aperto, nelle cave o comunque in condizioni di esposizione prolungata al sole. Il nostro punto di riferimento per la valutazione del rischio è il progetto Worklimate portato avanti da Inail e CNR, che mette a disposizione in tempo reale sul web le previsioni di ‘rischio di esposizione occupazionale al caldo’, proprio con l’obiettivo di tutelare i lavoratori"

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Previste sanzioni per chi non rispetta l'ordinanza

L’ordinanza ha validità immediata e il suo mancato rispetto comporterà sanzioni". La disposizione è valida “limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “Alto”. 

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