Roma, l'artista Jago porta la scultura Look Down alla Camera

Cronaca

Nel cortile di Montecitorio è stata inaugurata Look Down, l’opera scultorea dell’artista Jago, che riflette sui temi della fragilità e dell’infanzia dimenticata. Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. La scultura resterà esposta in modo permanente nella sede del Parlamento

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"Accogliere un'opera d'arte negli spazi istituzionali è una scelta che afferma l'apertura della democrazia alla dimensione culturale, alla creatività, al pensiero critico e alla libertà espressiva. L'arte, nelle sue forme più diverse, non solo riflette la società, ma la interpella, la stimola, la accompagna nei suoi passaggi storici più complessi". Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, oggi alla cerimonia d'inaugurazione dell'opera scultorea "Look Down" dell'artista Jago, collocata stabilmente nel cortile d'onore di Montecitorio. 

Look Down, l'opera di Jago

Un simbolo nel cuore delle istituzioni

"La Camera dei deputati, luogo centrale della rappresentanza e del confronto democratico, rinnova il proprio impegno per la cultura intesa come bene comune", ha affermato Fontana. "Ogni opera accolta in queste stanze testimonia la vitalità del dialogo tra passato e presente, tra la memoria e ciò che ancora dobbiamo immaginare. Un dialogo che si rinnova ogni volta che cittadini, studenti e ricercatori entrano in questo edificio e si confrontano con ciò che custodisce". L’artista Jago ha spiegato il senso profondo della sua opera: "Look Down nasce da uno sguardo rivolto verso il basso, non per vergogna, ma per consapevolezza. È un invito a non distogliere lo sguardo dalla povertà, dall’emarginazione, dalla fragilità che spesso preferiamo ignorare. In questa scultura ho voluto rappresentare l’innocenza ferita di milioni di bambini, ma anche la speranza di un futuro che dipende da come li proteggeremo oggi". Portare quest’opera al centro delle istituzioni repubblicane, ha concluso, "è un gesto di fiducia nella responsabilità collettiva e nel valore del simbolo. Ogni bambino rappresenta il nostro futuro: riconoscerne la dignità è il primo passo verso una società più giusta. Che questo marmo non resti silenzioso, ma continui a parlare a chi decide, a chi rappresenta, e soprattutto a chi guarda. Perché guardare in basso, a volte, è il primo passo per elevare la coscienza".

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