Due serigrafie dell'artista americano, valutate 220/30mila euro ciascuna e ricevute in eredità dal banchiere Mario D’Urso, andranno all'asta a Milano il 2 luglio, insieme ad altri quadri e sculture
Due serigrafie di Andy Wharol e altre opere d’arte della collezione di Lella e Fausto Bertinotti saranno battute all’asta da Finarte a Milano il prossimo 2 luglio. In particolare si tratta di due serigrafie di Andy Warhol della serie dedicata a Mao Tse Tung nel 1972, valutate € 20/30mila ciascuna e ricevute in eredità dal banchiere Mario D’Urso, caro amico della coppia, morto dieci anni fa. E ancora di diverse opere di Piero Dorazio, donate dall'artista umbro ai coniugi in occasione di varie ricorrenze; di una scultura in ceramica policroma di grandi dimensioni di Giosetta Fioroni e di un olio su tela di Titina Maselli, Camion, del 1976.
"All'asta perché ho bisogno di soldi"
Interpellato da la Repubblica sul perché di questa scelta, l’ex presidente della Camera non si dilunga ma spiega semplicemente: "Ho bisogno di soldi, ma vendo questi, e mi tengo quelli che m’interessano". E sul valore delle serigrafie puntualizza: "Si è troppo favoleggiato", "sostenevano che valessero milioni e milioni di euro. Cifre spropositate", mentre "si parte da una base di 20-30mila euro l’una". "Mi prendo così una piccola vendetta sui pettegoli e gli invidiosi che ci hanno ricamato sopra. Dovrebbero scusarsi per tutte le cattiverie che sono state dette", aggiunge.