Il processo di primo grado a carico degli 11 imputati dell'area anarchica per le manifestazioni a sostegno di Alfredo Cospito si sono concluse con dieci condanne e un'assoluzione. La pm Francesca Crupi contestava a vario titolo le accuse di resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento
Dieci condanne con pene da 1 anno e 6 mesi a 4 anni e 7 mesi e una assoluzione. Si è concluso così il processo di primo grado a carico di 11 imputati che appartengono all'area anarchica per la manifestazione dell'11 febbraio 2023 a sostegno di Alfredo Cospito. La pm Francesca Crupi, titolare dell'indagine con il collega Leonardo Lesti, contestava a vario titolo le accuse di resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento.
La vicenda
Quello dell'inverno 2023 era stato un corteo a cui avevano partecipato oltre 400 persone e in cui si erano verificati danneggiamenti, in particolare, di vetrine di negozi, mentre le forze dell'ordine erano più volte intervenute per via del lancio di oggetti verso di loro (sei gli agenti feriti). In quei giorni Cospito era detenuto nel carcere milanese di Opera. A fine giugno sempre 2023 erano anche state emesse sei misure cautelari - un divieto di dimora, due divieti di dimora con firma e tre obblighi di dimora nei comuni di residenza - nei confronti di altrettanti indagati. Indagati che con la chiusura dell'inchiesta, sono saliti a 13, tutti ventenni o trentenni (tranne uno che ha 55 anni ed è accusato di travisamento) e che risiedono nelle province di Milano, Brescia e Trento.
