Social e non solo, i ragazzi chiedono sicurezza e diritto alla connessione. L'indagine
CronacaLa consultazione di Skuola.net ha coinvolto, insieme a Meta, 2500 giovani tra i 10 e i 25 anni. Il lavoro che raccoglie le voci dei ragazzi è culminato nella stesura della "Carta del diritto all'innovazione"
Avveduti, attenti, interessati al rispetto, alla conoscenza e alla salvaguardia di quello che considerano un diritto, ma anche altamente consapevoli del rischio di sviluppare dipendenze. E’ il ritratto che emerge dalla consultazione che ha coinvolto 2500 giovani tra i 10 e i 25 anni, indetta dal portale Skuola.net con il supporto di Meta. Un lavoro che è culminato nella stesura di una vera e propria "Carta del diritto all’innovazione", che ha individuato tre priorità per i ragazzi: il diritto alla sicurezza delle piattaforme, il diritto alla connessione e il diritto alla tecnologia giusta all’età giusta.
Le richieste dei giovani al centro della "Carta del diritto all'innovazione"
Sull’esigenza di sicurezza gli under 25 non hanno dubbi: centrale è che i fornitori progettino esperienze adeguate all'età controllando l’esposizione a contenuti potenzialmente pericolosi. Una sicurezza imprescindibile ma che deve passare, sta scritto nella Carta, dallo sviluppo di politiche e iniziative che consentano a tutti i giovani, indipendentemente dal reddito familiare e dal luogo di residenza, di avere accesso ad una connessione in banda larga, personale e a costi accessibili. E se il diritto ad una tecnologia che sappia adattarsi all’età del fruitore, tutelando i più piccoli, è tra le priorità, i giovani chiedono anche di poter “staccare”, di essere tutelati da iniziative che consentano di offrire ai giovani piattaforme e tecnologie digitali in grado di non innescare meccanismi di dipendenza. Un vero e propri diritto alla disconnessione. Un timore forse di finire in un meccanismo potenzialmente pericoloso di cui sembrano consci se tra i diritti spunta anche un diritto/dovere; quello di essere posti nella condizione di riconoscere le fake news e i deepfake in modo da poter formare una opinione personale senza essere condizionato da notizie false. Chiedono di acquisire gli strumenti per “farsi gli anticorpi”: non a caso lo hanno chiamato “diritto al vaccino digitale” .
Grassucci: (Skuola.net): "Importante dare la parola ai giovani"
"Parlare di giovani e tecnologia senza ascoltare proprio loro è un errore” , le parole del direttore di Skuola.net, Daniele Grassucci, che ha presentato La Carta del Diritto all’Innovazione a Roma, insieme ad una rappresentanza di studenti. Nel parterre anche rappresentanti istituzionali che dedicano gran parte del loro lavoro a queste tematiche: dal commissario Agcom, Massimiliano Capitanio al componente del Garante per la protezione dei dati personali, Agostino Ghiglia; il Direttore della I Divisione del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica Barbara Strappato e di quelli del Governo, con il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci; oltre che a rappresentanti dei partiti di maggioranza e di opposizione. Una partecipazione importante che rappresenta per gli organizzatori dell’indagine anche della volontà e dell’impegno di coinvolgere i ragazzi in prima persona con la ‘Carta del Diritto all’innovazione’ per ribadire quanto sia importante metterli al centro, dare loro parola, responsabilità e fiducia.
