
Le prime pagine dei quotidiani di oggi 14 giugno: la rassegna stampa di Sky TG24
Aperture dei giornali monopolizzate dall'attacco di Israele sui siti nucleari dell'Iran, con l'uccisione dei capi militari e degli scienziati di Teheran. In risposta, il regime degli ayatollah ha lanciato missili su Tel Aviv e Gerusalemme, quasi tutti abbattuti da Iron Dome. Washington esalta l'operazione, definendola "eccellente", mentre l'Ue chiede l'immediata de-escalation. Giallo di Roma, arrestato il presunto killer della madre e della figlia trovate morte a Villa Pamphilj

CORRIERE DELLA SERA
- Israele attacca l'Iran, è guerra: missili sui siti nucleari di Teheran, uccisi capi militari e scienziati. La Repubblica islamica risponde con razzi su Tel Aviv. Il presidente americano Trump: "Gli ayatollah trattino o non resterà più nulla". L'appello di Netanyahu: "Ora rovesciate il regime". Si muove la diplomazia: la premier Meloni sente Bibi e Donald. Giallo di Roma, c'è una svolta: fermato in Grecia l'americano sospettato di aver ucciso la madre e la figlia trovate morte a Villa Pamphilj

LA REPUBBLICA
- Israele-Iran, è guerra: Netanyahu ordina l'attacco ai siti nucleari del regime di Teheran, che risponde lanciando missili su Tel Aviv e Gerusalemme. Uccisi i vertici militari della Repubblica islamica. Esulta il presidente americano Trump ("Un'operazione eccellente"), mentre l'Unione europea chiede l'immediata de-escalation. Con quest'azione, lo Stato ebraico ha deciso sia di voler abbattere gli ayatollah sia di dichiarare vittoria nel conflitto che dal 7 ottobre lo vede impegnato contro i soci arabi di Teheran, ossia Hezbollah e Hamas

LA STAMPA
- Il mondo trema: Israele, tra calcolo e azzardo, attacca i siti nucleari dell'Iran e uccide i vertici militari del regime teocratico. La Casa Bianca approva l'operazione dello Stato ebraico, definendola "eccellente". Teheran si vendica e lancia una serie di missili su Tel Aviv e Gerusalemme. Riportando il focus sull'Italia, Torino e non solo piange Grande Stevens, l'avvocato dell'Avvocato Agnelli: nato a Napoli 96 anni fa, ma "torinese" d'adozione, è stato figlio del Novecento e un giurista colto

IL MESSAGGERO
- Israele-Iran, è guerra: prima i missili sulle città e sulle basi nucleari degli ayatollah, che perdono i propri capi militari, poi la controffensiva su Tel Aviv. L'attacco dello Stato ebraico conferma che la scelta di intraprendere un conflitto armato sta erodendo qualsiasi spazio della diplomazia, ridotta a un ruolo puramente testimoniale (se non ancillare). Mercati in agitazione: le Borse vanno in rosso, si impenna l'oro e sale anche il petrolio. La premier Meloni sente il cancelliere tedesco Merz e il presidente americano Trump

LA GAZZETTA DELLO SPORT
- Divertiteci un... mondo: questa notte negli Stati Uniti scatta il Mondiale per club, Inter e Juventus all'assalto del nuovo trofeo. Si parte alle ore 2, con il Miami di Messi impegnato con l'Al Ahly. Laboratorio Chivu in casa nerazzurra: il nuovo allenatore del Biscione è al lavoro per vincere subito. Il debutto è previsto martedì notte (alle ore 3) con il Monterrey. La missione di Tudor è costruire il futuro della Vecchia Signora: mercoledì notte (alle ore 3) i bianconeri attendono l'Al Ain

CORRIERE DELLO SPORT
- Immobile all'asta, è duello tra Fiorentina e Milan per il sì di Ciro. L'ex punta della Lazio ha segnato 19 gol totali con il Besiktas e vuole tornare in Italia: Pradè e Tare entrano in azione, con la Viola che pensa anche a Dzeko. Nico si gioca la Juve: l'argentino rischia la cessione, mentre Tudor firma fino al 2027. Nuñez, il Napoli ci prova: anche Lucca è nel mirino dei partenopei, che mettono gli occhi pure su Beukema. Roma, 70 milioni per Gasperini: nel mirino O'Riley, Zortea e De Cuyper

TUTTOSPORT
- Gatti, Cambiaso, Locatelli, Thuram e Yildiz: questi cinque, per Tudor, non si toccano. Rinnovando il contratto, Igor ha chiesto alla società le conferme per lui imprescindibili. Sull'esterno, oltre a Milan e Arsenal, si fa sotto anche l'Atletico Madrid. Vlahovic rinvia agli Usa il confronto con Comolli: Allegri è convinto di poterlo prendere. Kelly in uscita: per lui c'è il Crystal Palace, dove si può piazzare anche Djalò. Inter, 412 milioni rimborsati in anticipo: la scadenza era a febbraio 2027, avanti sulla strada del risanamento

IL GIORNALE
- Israele attacca l'Iran: è la guerra contro il Male. I missili e i droni dello Stato ebraico sulle città e sui siti militari nucleari del regime di Teheran eliminano la prima linea di comando degli ayatollah. Esulta il presidente americano Trump: "Missioni eccellenti". Poi arriva la rappresaglia con una serie di razzi su Gerusalemme e Tel Aviv. L'obiettivo, non dichiarato ma facile da decifrare, di Netanyahu è quello di fermare l'atomica iraniana e provocare la fine della teocrazia. Ue al lavoro per una de-escalation, la premier Meloni sente Washington

IL SOLE 24 ORE
- Israele e Iran sono in guerra: colpiti i siti nucleari degli ayatollah, morti scienziati e capi militari di Teheran. Dal regime, in risposta, una serie di missili su Tel Aviv e Gerusalemme. Ne risente anche l'economia mondiale, con forti rialzi per gas e petrolio e il calo delle Borse. Il premier britannico Starmer, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Merz chiedono di fermare l'escalation; la presidente del Consiglio Meloni parla con Trump. Dazi, per Bankitalia l'effetto negativo durerà tre anni: "Rischio crescita quasi piatta"

IL FATTO QUOTIDIANO
- Israele attacca l'Iran, che in risposta lo bombarda: in Medioriente è guerra totale. Colpendo il regime di Teheran, il terrorista Netanyahu ci mette tutti nel mirino. Per lui, invece, è l'ultima mossa per salvarsi: con i missili sul Paese degli ayatollah, Bibi allontana la sfiducia interna, fa dimenticare i massacri compiuti nella Striscia di Gaza e ricompatta gli Stati Uniti con l'Unione europea. Interviene l'economista americano Sachs: "Adesso siamo più che mai vicini a una vera Terza guerra mondiale". La premier Meloni si consulta con Trump

LIBERO
- Ora i compagni stanno pure con gli ayatollah: mentre Israele attacca i siti nucleari dell'Iran, che poi risponde al fuoco, la sinistra italiana si schiera dalla parte di Khamenei e si scaglia contro Netanyahu. Telefonata tra la premier Meloni e il presidente americano Trump: Roma sostiene la mediazione degli Stati Uniti. L'esperto di questioni iraniane Beni Sabti: "La Repubblica islamica può crollare di colpo". E adesso gli esuli del regime sperano nel ritorno dello Scià della dinastia Pahlavi

DOMANI
- Tra Israele e Iran è guerra totale: il governo Netanyahu bombarda i siti nucleari del regime degli ayatollah, che colpiti al cuore rispondono con un fitto lancio di missili balistici, abbattuti (quasi tutti) da Iron Dome. Uccisi i vertici militari di Teheran, che ora si trova di fronte a un bivio storico. Se il presidente americano Trump si intesta l'attacco ("Fermatevi finché siete in tempo"), l'Ue chiede una de-escalation. La premier Meloni sente Washington. Il conflitto tra lo Stato ebraico e la teocrazia fa saltare gli equilibri geopolitici

IL RIFORMISTA
- Israele, liberaci dal Male: lo Stato ebraico stronca la spina dorsale dell'oppressivo regime degli ayatollah. Donne e studenti iraniani esultano, sperando di liberarsi dei pasdaran. Secondo Batacchi, direttore della Rivista italiana difesa (Rid), quella ordinata da Netanyahu è stata "un'azione complessa, che ha visto protagonista l'aeronautica israeliana, con il supporto delle forze speciali sul terreno e dell'Intelligenza artificiale". Interviene anche Sessa, presidente di Sioi: "Operazione chirurgica, ma bisogna guardare anche alla diplomazia"

IL FOGLIO
- Dalla parte di Israele contro la rappresaglia atomica dei mullah: non si può non approvare l'attacco dello Stato ebraico contro i siti nucleari del regime degli ayatollah. I missili su Natanz rappresentano infatti un colpo al cuore della garanzia di sopravvivenza di Teheran. L'unico modo per evitare una vera escalation è prendere sul serio le minacce iraniane: la teocrazia è dotata non solo di proxy come Hezbollah, Houthi e Hamas, ma anche di armi nucleari che vanno distrutte

LA NAZIONE
- Ancora un'altra guerra: nella nottata tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha bombardato l'Iran, che ha contrattaccato ieri con oltre cento missili su Tel Aviv e Gerusalemme, quasi tutti abbattuti da Iron Dome. Il premier Netanyahu avverte: "Andremo avanti per giorni". Risponde Khamenei: "La vita dei nostri nemici diventerà amara". Il presidente americano Trump: "Teheran firmi l'intesa sul nucleare". L'Ue chiede la de-escalation, il presidente francese Macron: "Difenderemo lo Stato ebraico". La premier Meloni sente Washington

IL MANIFESTO
- Ordine... di guerra: attacco di Israele al cuore dell'Iran, che in una notte vede distrutti i propri siti nucleari e uccisi i leader militari. Morte anche decine di civili. Dopo decenni, il premier Netanyahu apre il fuoco contro il suo nemico più grande. Il presidente americano Trump apprezza, e l'Europa non condanna. Intanto Teheran giura vendetta e scarica missili su Tel Aviv. L'Italia è stata colta di sorpresa dall'azione dello Stato ebraico, con la premier Meloni che sceglie la via del silenzio