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Brindisi, carabiniere ucciso dopo inseguimento: morto uno dei due rapinatori catturati

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Carabiniere ucciso da colpi d'arma da fuoco a Brindisi
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Carabiniere ucciso da colpi d'arma da fuoco a Brindisi
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Il brigadiere Carlo Legrottaglie è stato ucciso giovedì mattina durante un inseguimento in auto seguito a una rapina a Francavilla Fontana. Secondo una prima ricostruzione, dopo lo scontro tra i veicoli, avrebbe inseguito a piedi uno dei rapinatori che gli avrebbe sparato. I due malviventi sono stati catturati in una masseria tra Grottaglie e Martina Franca. Uno dei due, gravemente ferito, è deceduto poco dopo. A luglio Legrottaglie sarebbe andato in pensione. Indaga la Procura

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Il brigadiere capo Carlo Legrottaglie (CHI ERA) è stato ucciso questa mattina, mentre inseguiva due rapinatori in fuga durante un inseguimento in auto seguito a una rapina in un distributore della zona industriale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, in contrada Rosea. L’episodio è avvenuto intorno alle 7 di questa mattina, lungo la strada che collega Francavilla a Grottaglie. Secondo una prima ricostruzione, dopo lo scontro tra i veicoli, Legrottaglie avrebbe inseguito a piedi uno dei rapinatori che gli avrebbe sparato. I due malviventi sono stati fermati, dopo la fuga, nei pressi di una masseria a Grottaglie, in provincia di Taranto, dove si è verificato un secondo conflitto a fuoco. Uno dei due, gravemente ferito, è deceduto dopo l'arresto. Il brigadiere Legrottaglie, che viveva a Ostuni, lascia la moglie e due figli. Quella di oggi sarebbe dovuta essere la sua ultima giornata di servizio: da domani sarebbe entrato in licenza, in vista del pensionamento previsto per luglio. Sul posto è intervenuto il pubblico ministero di turno, Raffaele Casto, che coordina le indagini.  

Carabiniere

La prima ricostruzione: dalla sparatoria all'arresto

Secondo una prima ricostruzione, il militare è stato coinvolto in un inseguimento terminato con una sparatoria. La pattuglia dei carabinieri di cui faceva parte la vittima, era intervenuta dopo la segnalazione di una rapina a un distributore di carburanti alla periferia di Francavilla Fontana. I due militari a bordo della gazzella hanno intercettato l’auto dei rapinatori, una Lancia Y di colore scuro. Alla vista dei carabinieri, i malviventi sono fuggiti, dando il via a un inseguimento. Durante la corsa, i due veicoli si sarebbero speronati più volte fino a fermarsi nelle campagne circostanti. A quel punto, i rapinatori sarebbero scesi dall'auto e si sarebbero divisi. Legrottaglie avrebbe inseguito uno di loro, che gli avrebbe sparato colpendolo mortalmente. Il militare sarebbe riuscito a rispondere al fuoco, ferendo uno degli aggressori, poi fuggiti a piedi. I due rapinatori si sono successivamente nascosti in una masseria tra Grottaglie e Martina Franca. A individuarli sono stati due Falchi della polizia arrivati a bordo di una moto. Alla vista dei poliziotti, i malviventi hanno aperto il fuoco. Ne è nato un conflitto al termine del quale i due sono stati arrestati. Uno, ferito gravemente, è morto poco dopo; l’altro è stato portato nella caserma dei carabinieri di Martina Franca. Al momento non è chiaro se le ferite mortali siano state riportate durante lo scontro con la polizia al momento della cattura o in quello precedente con il brigadiere Legrottaglie. I rapinatori sono entrambi di Carosino, in provincia di Taranto. L'arrestato è il 57enne Camillo Giannattasio, con diversi precedenti tra cui l'assalto a un furgone portavalori dell'istituto salentino Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013.

 

Mattarella: "Dolore per uccisione del brigadiere capo Legrottaglie

 

"Ho appreso con profondo dolore la notizia dell'uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale", ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo. "Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all'Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore".  

 

Meloni: "Cordoglio per Legrottaglie, dolore e sdegno"

 

Parole di cordoglio sono arrivate anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In un messaggio pubblicato sui social, la premier ha scritto: "Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nell'esercizio del suo dovere mentre interveniva a seguito di una rapina, questa mattina a Francavilla Fontana. Il dolore si unisce allo sdegno per l'efferata violenza contro un uomo in divisa, colpito mentre serviva lo Stato e proteggeva i cittadini. Alla sua famiglia, all'Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi cari va la mia più sentita vicinanza, personale e del governo". E ancora: “Carlo  Legrottaglie, 59 anni. Carabiniere, marito, padre. Gli mancava pochissimo alla pensione, ma ha scelto di intervenire comunque. Come sempre. Per dovere, per coraggio, per quella divisa che portava con onore. A strapparlo alla vita è stata la mano vile di chi fugge dalla legge e spara contro lo Stato. Contro questi criminali non possono esserci sconti, né indulgenze. La sua morte ci ricorda che dietro ogni uniforme c’è una persona, una famiglia, una vita spesa al servizio degli altri. E che colpire un uomo dello Stato significa colpire l’Italia intera. Che la terra ti sia lieve, Carlo”.

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Crosetto: “Profondo cordoglio per il carabiniere ucciso”

"A nome mio personale e di ogni donna ed uomo della Difesa esprimo profondo cordoglio per la drammatica morte del brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva, con coraggio e senso del dovere, il proprio lavoro a difesa e a tutela della collettività". Lo ha scritto su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Ci ha lasciato tenendo fede al giuramento prestato: proteggere a qualsiasi costo i cittadini e l'Italia. In questo momento di grande dolore, ci stringiamo ai familiari, ai colleghi dell'Arma e al comandante generale Salvatore Luongo. Mi inchino di fronte al senso del dovere ed al coraggio che hanno portato il brigadiere Legrottaglie a sacrificare la vita per difendere la nostra sicurezza. Un ultimo profondo, commosso abbraccio da parte di tutti noi lo accompagni.  Che Dio lo accolga con il rispetto e l'amore che merita".

 

La Russa: “Dolore e sconcerto per uccisione carabiniere a Brindisi”

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha affidato a un messaggio su Facebook le sue parole di cordoglio."Apprendo con sconcerto e profondo dolore della tragica uccisione del brigadiere capo dei Carabinieri, Carlo Legrottaglie, avvenuta durante un'operazione di controllo in provincia di Brindisi. Un servitore dello Stato, caduto mentre svolgeva il proprio dovere al servizio della collettività. Alla sua famiglia, ai vertici dell'Arma e a tutti i suoi colleghi giungano il mio pensiero più commosso e le condoglianze del Senato della Repubblica”, ha scritto in un post su Facebook. 

 

Tajani: “Vicino a famiglia Legrottaglie”

Il vicepremier e leader di Fi Antonio Tajani, in un post sui social ha dichiarato di essere “vicino alla famiglia del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie brutalmente assassinato mentre svolgeva il proprio dovere”. “Tra pochi giorni sarebbe andato in pensione dopo aver servito con onore l'Arma dei Carabinieri. Al Generale Luongo, alle donne e agli uomini dei Carabinieri, va la mia solidarietà in questo momento di dolore. Mi auguro che i responsabili vengano trovati e nel suo ricordo e di tutti i caduti delle forze dell'ordine, continuerà il nostro impegno nella lotta alla criminalità”, ha concluso.

 

Sindaco Ostuni: “Cordoglio della comunità”

Il sindaco di Ostuni Angelo Pomes ha espresso profondo corsoglio “a nome dell'intera comunità di Ostuni per la tragica scomparsa del carabiniere Carlo Legrottaglie, originario della nostra città”. “La sua vita si è spezzata questa mattina durante un conflitto a fuoco sul territorio di Francavilla Fontana, adempiendo al proprio dovere a tutela della sicurezza pubblica. A pochi giorni dal congedo, ha dimostrato fino all'ultimo il valore e il senso di responsabilità che contraddistinguono le donne e gli uomini dell'Arma. Alla famiglia, ai colleghi del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana e all'intera Arma dei Carabinieri giunga il nostro abbraccio commosso e la più sincera vicinanza".

Unarma: "Immenso dolore per il Paese"

Il sindacato militare Unarma, attraverso il segretario generale della Puglia, Nicola Magno, ha espresso vicinanza alla famiglia del brigadiere e a tutta l’arma dei carabinieri. "Esprimiamo profondo cordoglio e sincera vicinanza alla famiglia del carabiniere del Norm rimasto vittima questa mattina durante un intervento per una rapina alla periferia di Francavilla Fontana. Alla sua famiglia, ai colleghi e all'intera Arma dei Carabinieri va l'abbraccio commosso di tutta Unarma, in un momento di immenso dolore che colpisce non solo l'Istituzione, ma l'intero Paese”, ha dichiarato Nicola Magno. "Non entriamo nel merito della dinamica dell'accaduto, che è attualmente al vaglio degli inquirenti. Tuttavia non possiamo esimerci dal ribadire con forza quanto sia difficile, delicato e spesso estremamente rischioso il lavoro quotidiano dei carabinieri, in particolare di chi opera su strada, esposto in prima linea al pericolo e alle imprevedibilità del servizio". "È urgente che si ponga maggiore attenzione alle condizioni operative delle pattuglie e del personale impiegato nei servizi di controllo del territorio. Non è accettabile che su interventi tanto pericolosi, come una rapina che può celare soggetti armati e pronti a tutto, venga inviata una sola pattuglia. Serve un incremento reale e strutturale del personale, affinché si possa garantire un intervento tempestivo ma soprattutto sicuro per chi indossa ogni giorno una divisa al servizio dei cittadini”, ha aggiunto, per poi sottolineare: "Unarma continuerà a farsi portavoce delle esigenze di tutela, dignità e sicurezza dei carabinieri affinché tragedie come quella odierna non restino parole di circostanza, ma diventino spinta concreta per un cambiamento necessario". 

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