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Incendi in Canada, il fumo ha raggiunto le Alpi italiane e la Valle d'Aosta

Cronaca
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Il fumo, provocato dai numerosi incendi che nelle ultime settimane hanno colpito il Canada, ha attraversato l’Atlantico e ha raggiunto l’Europa. La conferma è arrivata dall’ARPA Valle, che ha evidenziato la presenza di uno strato di aerosol tra i 3000 e i 5000 metri, compatibile con il fumo proveniente dal paese Nordamericano

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Nella mattinata di ieri, domenica 8 giugno, diverse località alpine hanno riscontrato la presenza di un’anomala foschia, che ha raggiunto anche quote elevate. La causa è da attribuirsi ai numerosi incendi che hanno colpito il Canada nelle ultime settimane. Dalla fine di maggio, infatti, il Canada sta affrontando una delle stagioni degli incendi peggiori di sempre con oltre 200 roghi attivi di cui la metà fuori controllo. Il fumo, trasportato dalle correnti in quota, ha attraversato l’Atlantico e ha raggiunto l’Europa. 

La conferma dei dati

Le rilevazioni dell’ARPA Valle hanno evidenziato la presenza di uno strato di aerosol tra i 3000 e i 5000 metri, compatibile con il fumo proveniente dagli incendi in Canada. In particolare, il lidar-ceilometer mostra che lo strato di polveri degli incendi in Canada ha superato 4000 metri di altitudine. Gli esperti hanno aggiunto che “le retrotraiettorie e i modelli confermano l'origine canadese. L'impennata del PM10 si è verificata quando le polveri sono entrate negli strati d'aria più bassi, raggiungendo il suolo, dove lo rileviamo con le centraline”. Anche le retrotraiettorie HYSPLIT, sia a 3000 m che a 1000 m di quota, confermano che le masse d'aria che hanno interessato la regione provenivano dal Nord America. Questo implica che il particolato sia effettivamente arrivato fino ai bassi strati, contribuendo all'aumento del PM10 anche nelle aree abitate.

Smentito ogni dubbio

ARPA ha inoltre evidenziato la marcata presenza di PM 10 secondario da processi acquosi, una componente non tipica dell'estate, che si forma durante il lungo trasporto del fumo, smentendo così ogni dubbio relativo all’origine di questa foschia grigia: si tratta di fumo canadese, invecchiato da processi atmosferici.

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