
Etna, crolla parte cratere: nube alta chilometri intorno Catania virale sui social. FOTO
Nuvole di fumo hanno sovrastato i cieli della città e della provincia, visibili anche da lunghe distanze. Tutto sarebbe partito da un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est. Nessun pericolo per la popolazione

NUBE ERUTTIVA DALL'ETNA
- Una nube eruttiva lunga chilometri si è sprigionata dall'Etna nella mattinata di oggi, 2 giugno, sovrastando i cieli della città di Catania e della provincia, visibile anche da lunghe distanze. A provocarla, secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia osservatorio etneo di Catania, sarebbe stato un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est

IL MATERIALE CALDO
- Il materiale caldo sembra non avere oltrepassato l'orlo della Valle del Leone

L’ATTIVITÀ ESPLOSIVA E LE COLATE
- Contestualmente, l'attività esplosiva dal cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Il tremore vulcanico, dopo aver raggiunto valori molto alti, ha iniziato a scendere. Il centroide delle sorgenti è stato localizzato nell'area del cratere di Sud-Est, tra i 2800 e i 2900 metri, quindi lontano dai centri abitati

LE TRE COLATE LAVICHE PRINCIPALI
- L'Ingv-Osservatorio Etneo ha parlato di tre colate laviche principali: una si è
diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l'ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est, verso nord. In serata tutte le colate erano in fase di raffreddamento

LA VALLE DEL BOVE
- Il flusso piroclastico - spiega ancora l'Ingv - si è propagato verso nord-est, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove. Nei prossimi giorni verranno effettuati rilievi sul terreno per la mappatura del deposito. Dal punto di vista sismico il tremore è rientrato su valori bassi pur mostrando alcune oscillazioni sui valori medi

LA CENERE
- Sempre l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia osservatorio etneo di Catania ha rilevato una ricaduta di cenere sottile a Piano Vetore, seppur non consistente

ALLERTA AVIAZIONE
- Per qualche ora l'Ingv-Oe di Catania ha anche aggiornato l'avviso per l'aviazione, il Vona (Volcano observatory notice for aviation) alzandolo al livello più alto, il rosso. Poi è sceso ad arancione, poi da arancione a giallo e infine da giallo a verde

- L'attività eruttiva del vulcano non ha comunque impattato sull'operatività dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania

- “Non c’è alcuna criticità, è un fenomeno che si ripete e, tra l’altro, alla luce del monitoraggio del vulcano era già previsto ed era stato impedito l’accesso delle aree sommitali. È la nostra montagna, che ormai abbiamo iniziato a conoscere in ogni sua manifestazione”, aveva dichiarato in giornata il sindaco Enrico Tarantino

PRESIDENTE SICILIA: "NESSUN PERICOLO PER LA POPOLAZIONE"
- Il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ha sempre assicurato l'assenza di pericoli per la popolazione (in foto, un'immagine dell'Ingv a raggi infrarossi dell'eruzione dell'Etna)

PRESIDENTE SICILIA: "REGIONE PRONTA A INTERVENIRE"
- Il presidente Schifani ha poi voluto "ringraziare gli operatori della Protezione civile, le autorità locali e gli esperti dell'Ingv per l'immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza", ricordando che la Regione è sempre "pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della popolazione e del territorio" (in foto, un'immagine dell'Ingv a raggi infrarossi dell'eruzione dell'Etna)

- Il fenomeno è stato ripreso con video e foto che sono stati postati sui social facendo diventare virale l'attività eruttiva dell'Etna. Nonostante le spettacolari immagini nessuna ripercussione ha avuto questa nuova fase eruttiva, la quattordicesima negli ultimi mesi, del vulcano attivo più alto d'Europa

INGV: "EPISODIO ANALOGO NEL 2014"
- Secondo il direttore dell'Ingv osservatorio etneo di Catania, Stefano Branca "era dal febbraio 2021 che sull'Etna non si registrava un'attività vulcanica così intensa" e un episodio analogo "è accaduto nel 2014". Un fase spettacolare ma, spiega Branca, con "un livello di pericolosità limitato nell'area sommitale dell'Etna, il cui accesso era stato chiuso preventivamente a turisti e curiosi"