
La Cei informa Papa Francesco sull'esito dell'assemblea che non era quello preventivato: "Le riflessioni che sono scaturite confluiranno nel testo che verrà votato il 25 ottobre in occasione della prossima Assemblea sinodale”
La base dell'assemblea sinodale della Cei, svoltasi in Vaticano, ha bocciato il testo presentato dalla dirigenza e dunque viene tutto rinviato all'assemblea del 25 ottobre. "In queste giornate assembleari sono emerse sottolineature, esperienze, criticità", dice mons. Erio Castellucci che ha guidato i lavori, sottolineando che "le moltissime proposte di emendamento avanzate dai 28 gruppi richiedono un ripensamento globale del testo e non solo l'aggiustamento di alcune sue parti". Tra le questioni ritenute prioritarie dalla base "l'accompagnamento delle persone in situazioni affettive particolari" e la "responsabilità ecclesiale e pastorale delle donne".
Messaggio dei vescovi italiani al Papa
È stata "una discussione aperta" quella vissuta all'assemblea sinodale della Cei. Lo scrivono con trasparenza i vescovi in un messaggio al Papa ribadendo che in ogni caso "la Chiesa non è un Parlamento". "Abbiamo vissuto giorni di discussione aperta e di studio approfondito delle Proposizioni, elaborate nel corso degli ultimi mesi: si tratta del risultato del lavoro delle Diocesi italiane, che si sono messe in gioco per rinnovarsi. Oggi possiamo dire che già questo processo è stato una palestra di sinodalità - si legge nel messaggio della Cei al Papa -, che ci ha insegnato uno stile da mantenere anche in futuro".

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" La Chiesa non è un Parlamento"
I vescovi proseguono: "Abbiamo assunto decisioni importanti, che sono emerse dall'ascolto obbediente dello Spirito e dal dialogo franco tra di noi. La Chiesa non è un parlamento, ma una comunità di fratelli riuniti nell'unica fede nel Signore, Crocifisso e Risorto: ciascuno ha portato e ha proposto quindi il suo bagaglio di fede, speranza e carità". Quindi la Cei informa Papa Francesco sull'esito dell'assemblea che non era quello preventivato: "Le riflessioni che sono scaturite confluiranno nel testo che verrà votato il 25 ottobre in occasione della prossima Assemblea sinodale. Pensiamo che questo dinamismo rappresenti pienamente la sinodalità, in quanto vede tutti i ministeri ecclesiali procedere insieme, ciascuno con le proprie competenze e in armonia".
