Le parole sono state pronunciate dalla consigliera di Fratelli d’Italia Silvia Colombo mentre si discuteva di una proposta del Pd per chiedere sedute da remoto per gravidanze a rischio. La mozione è stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra
La maggioranza di centrodestra di Treviglio ha respinto una mozione presentata dal Partito Democratico che chiedeva la possibilità per donne in gravidanza a rischio e neogenitori di partecipare al consiglio comunale da remoto. La decisione ha scatenato una forte polemica, non tanto per la bocciatura in sé, quanto per le dichiarazioni della consigliera di Fratelli d'Italia, Silvia Colombo. "Nella vita ci sono delle priorità, se uno ricopre la carica di consigliere comunale al primo posto deve metterci la partecipazione. Poi nella vita capitano cose belle come la nascita di un figlio o cambiare lavoro o cose brutte come la malattia, allora forse bisogna riguardare le proprie priorità, a quel punto bisogna dimettersi", ha detto Colombo.
Il Pd: compito politica è rimuovere ostacoli per donne
Le parole di Colombo hanno suscitato immediate reazioni, a partire dalla capogruppo del Pd, Matilde Tura, che ha denunciato l'accaduto sui social postando una sua foto incinta tra gli scranni del consiglio comunale. "Credo che il compito della politica e delle istituzioni - siamo vicini all'otto marzo - sia quello di rimuovere concretamente tutti gli ostacoli, grandi o piccoli che siano, che soprattutto le donne ancora oggi hanno nel dare il loro contributo alla società, in ambito lavorativo, nella politica, in tutti i settori" è stata la replica. "Mi dispiace sinceramente che non si sia voluta cogliere questa opportunità, soprattutto da parte di partiti che fanno del tema natalità e famiglia estesa e massiccia propaganda elettorale, e che la discussione sia purtroppo degenerata in considerazioni ed esternazioni che fanno riflettere su quanto ancora ci sia da fare da questo punto di vista", ha concluso Tura.
Il sindaco di Trevilio: "Non condivido associazione maternità o malattia uguale dimissioni"
Sulla vicenda è intervienuto anche Juri Imeri, il sindaco leghista di Treviglio. "Io non posso condividere l'associazione maternità o malattia uguale dimissioni. E non la condivide nemmeno la mia Giunta. Ma la discussione era più ampia". Il tema, ha puntualizzato "era il collegamento da remoto". Il sindaco ha poi rivendica il voto contro la mozione perché "abbiamo sempre ribadito che il consiglio comunale si fa in presenza". Anche se, ha ammesso, "sfumando un po' avremmo evitato l'occasione di creare una polemica". Ha attaccatto invece, parlando di "visione medievale e retrograda, il Pd della Lombardia. "Mi piacerebbe sapere il parere di Giorgia Meloni su un tema di questo tipo visto che stiamo parlando di Fratelli d'Italia", ha commentato ironico Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione. Stessa domanda che si è fatta la collega consigliera del M5S Paola Pizzighini secondo cui Colombo ha pronunciato parole "terrificanti" mentre "Fratelli d'Italia ci riporta indietro di cinquant'anni".