Vandalizzata foiba di Basovizza alla vigilia del Giorno del ricordo. Meloni: "Oltraggio"

Cronaca

Scritte provocatorie e offensive in vernice rossa, tra cui "Trst je nas" (Trieste è nostra), sono comparse sul piazzale antistante il monumento simbolo della memoria storica italiana. La premier: "Un oltraggio alla nazione". Zangrillo: "Memoria va preservata, non calpestata". Giuli: "Nessuno potrà vandalizzare la verità storica"

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Un atto di vandalismo nei pressi del monumento della Foiba di Basovizza, a Trieste, luogo simbolo della memoria storica italiana. Scritte provocatorie e offensive in vernice rossa, tra cui "Trst je nas" (Trieste è nostra), sono comparse sul piazzale antistante il monumento, a poche ore dal Giorno del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio per commemorare le vittime delle foibe. Le forze dell'ordine, intervenute sul posto per i rilievi, hanno già avviato le indagini, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire agli autori del gesto. 

Meloni: "Un oltraggio alla nazione"

"La foiba di Basovizza è un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera - ha affermato in una nota la premier Giorgia Meloni - Oltraggiare Basovizza, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la nazione intera. Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito". 

Il ministro Zangrillo: “Memoria va preservata, non calpestata”

“Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo e questa mattina la Foiba di Basovizza è stata vigliaccamente vandalizzata. Questo luogo simbolo della memoria nazionale è un monito contro l'odio e le tragedie del passato. Oltraggiarlo significa non solo calpestare il ricordo delle vittime, ma offendere la nostra storia, l’intero Paese.  La memoria va preservata, non calpestata!”, afferma in una nota il Senatore Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione.

Il ministro Giuli: “Nessuno potrà mai vandalizzare la verità storica”

"La visita è sempre un atto doveroso nel luogo del ricordo, del silenzio incancellabile che circonda la storia delle foibe, qui trova la sua massima espressione. La circostanza rende necessario ribadire che nessuno potrà mai vandalizzare la verità storica", le parole del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al termine di una visita alla Foiba di Basovizza. “Nessuno può permettersi di mettere in discussione la verità della storia e di Basovizza". Questi atti vandalici, ha commentato, "non sono passi indietro, sono passi verso il basso, verso l'abisso. Però chi fa questi passi precipita in un abisso di abiezione e deve scomparire dal discorso pubblico. Il discorso pubblico deve parlare la lingua del ricordo, della pace, della memoria, dell'armonia e della verità".  

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