
I fatti risalgono al 23 gennaio. La vittima, che non è mai stata in pericolo di vita, è stata aggredita durante un incontro di chiarimento in seguito a una lite avvenuta a scuola poche ore prima con alcuni compagni. Il presunto responsabile, indagato per tentato omicidio e porto d’armi o oggetti atti ad offendere, è stato individuato dalla polizia e affidato a una comunità
Svolta nel caso dello studente 17enne accoltellato al collo lo scorso 23 gennaio in piazza Testaccio a Roma. La polizia ha rintracciato il presunto responsabile dell’aggressione: si tratta di un ragazzo di origini italo-egiziane coetaneo della vittima. Il giovane è stato trovato ieri nella sua abitazione dalla squadra mobile e attualmente collocato in una comunità per minorenni. Su di lui pendono le accuse di tentato omicidio aggravato e porto d’armi o oggetti atti ad offendere. La vittima fortunatamente non è mai stata in pericolo di vita.
Cosa è successo
Come ricostruito fin da subito dagli investigatori, l’accoltellamento si sarebbe verificato in seguito a un litigio avvenuto qualche ora prima a scuola tra la vittima e altri due compagni. Al termine delle lezioni i tre si sarebbero dati appuntamento a piazza Testaccio per chiarire ma la situazione è degenerata. Il 17enne fermato dalla polizia, che sembrerebbe non essere stato coinvolto nella lite avvenuta ore prima a scuola, senza alcun apparente motivo avrebbe aggredito la vittima spingendola a terra e colpendola al collo con un coltello. Poi, gettata l'arma, avrebbe continuato a scagliarsi contro di lui prima di fuggire.
