Legami con ultrà, daspo per Emis Killa indagato a Milano: "Rinuncio a Sanremo"

Cronaca

Il rapper è indagato per associazione a delinquere nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano. Lui: "Apprendo dai giornali di essere indagato, faccio un passo indietro". La Rai: non sarà sostituito

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Il rapper Emis Killa è indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano. La notizia è riportata dal Corriere della Sera.

La rinuncia al Festival

Dopo aver appreso "dai giornali" di essere indagato, Emis Killa rinuncia a partecipare al festival di Sanremo: "Dopo 15 anni di carriera ero pronto ad affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare", annuncia lo stesso rapper nelle stories di Instagram. "Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l'indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici", aggiunge Emis Killa. Il direttore artistico Carlo Conti e l'organizzazione del Festival, spiega una nota di Viale Mazzini, "prendono atto del ritiro di Emis Killa dalla 75 edizione del Festival di Sanremo. Di conseguenza Rai informa che la gara si svolgerà con la presenza di 29 artisti sul palco del Teatro Ariston" e quindi Emis Killa non sarà sostituito. 

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I fatti

Secondo quanto riporta il quotidiano, la mattina del 30 settembre i poliziotti della Mobile avevano perquisito la casa di Vimercate, nel Milanese, di Emiliano Rudolf Giambelli, in arte Emis Killa, 35 anni, e avevano scoperto un piccolo arsenale: sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40 mila euro in contanti. Motivo per cui è stato firmato nei suoi confronti il divieto di entrare in qualsiasi stadio per tre anni (Daspo) anche a causa dei suoi strettissimi rapporti con il capo ultrà rossonero Luca Lucci.

Le indagini

Killa era stato identificato dalla polizia insieme ad altri 14 ultrà rossoneri durante un pestaggio allo stadio Meazza nei confronti di uno steward l’11 aprile in occasione della partita Milan-Roma. Sempre secondo quanto riporta il Corriere inoltre la sera del 17 agosto dell’anno scorso, mentre al Meazza va in scena Milan-Torino, il cantante è in uno skybox al primo anello insieme proprio a Luca Lucci. Emis Killa è un grande tifoso rossonero, e gestisce anche insieme all’ultrà Fabiano Capuzzo (arrestato anche lui a fine settembre) la barberia «Italian Ink» di Monza. Il 26 dicembre 2022 gli investigatori della Mobile lo fotografano mentre partecipa a Scanzorosciate a casa di Luca Lucci, in quel momento ai domiciliari, alla cena di Natale. Al suo fianco ci sono altri ultrà-criminali che finiranno in carcere: Islam Hagag, Luciano Romano, Fabiano Capuzzo, Rosario Calabria e Daniele Cataldo, accusato ora del tentato omicidio del «rivale» di Lucci, Enzo Anghinelli nel 2019. Le stesse persone con cui il primo aprile 2023 Emis Killa viene fotografato a Cologno Monzese fuori dal bar gestito da Lucci. 

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