La ragazza esce dal carcere dopo tre anni per buona condotta e andrà a lavorare in un bar del Ministero della Giustizia dal lunedi al venerdi. "Detenuta modello? Non credo che se lo meriti" dichiara la madre del ventenne di Cerveteri ucciso da un colpo di pistola la notte del 17 maggio del 2015
Esce di galera per buona condotta Martina Ciontoli, l’ex fidanzata di Marco Vannini, il ventenne di Cerveteri ucciso il 17 maggio del 2015 da un colpo di pistola mentre si trovava nel bagno della villetta dei Ciontoli. La ragazza condannata a nove anni e quattro mesi in concorso con la sua famiglia per l’omicidio dell’ex fidanzato, ha scontato un terzo della pena. Le è stata data la possibilità di lavorare all’esterno del carcere di Rebibbia. Secondo quanto scrive il Messaggero, Martina Ciontoli lavorerà in un bar del Ministero della Giustizia, dal lunedi al venerdi , dalle ore 7,30 alle 14,30 , in zona Casal del Marmo. Sgomento in casa Vannini.
La mamma di Vannini: "Non credo se lo meriti"
"Martina Ciondoli, detenuta modello? Non credo che se lo meriti, non ci ha mai scritto nemmeno una lettera di scuse o di pentimento". commenta sul Messaggero Marina Conte, la mamma di Marco Vannini. Quella notte il giovane si trovata nella villetta di Ladispoli dei genitori di Martina, quando è stato raggiunto da un colpo di pistola. Lo sparo è stato attribuito ad Antonio Ciontoli, sottoufficiale della Marina e dei servizi segreti, che era in casa con la moglie e i figli, Martina e Federico e con la fidanzata di quest’ultimo, Viola Giorgini. La Cassazione ha condannato per concorso in omicidio volontario con dolo eventuale Antonio Ciontoli a 14 anni di carcere, e a 9 anni e 4 mesi il resto della famiglia per lo stesso reato. "Adesso Martina esce dal carcere per buona condotta ma io e mio marito ci chiediamo come possa essere considerata detenuta modello proprio lei che non ci ha mai cercato, nemmeno per dirci che le dispiaceva per quanto accaduto. Si è veramente pentita? Non credo” conclude la mamma di Marco Vannini.