Smog a Milano, picco di aria inquinata a Capodanno. Pm10 tre volte oltre i limiti

Cronaca
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Nonostante secondo Legambiente il 2024 si sia chiuso come uno degli anni più piovosi e quindi con qualità dell’aria migliore degli ultimi anni, il capoluogo lombardo continua a fare i conti con le alte concentrazioni di polveri sottili. Da oggi nuove misure antismog 

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Milano è ormai coperta da una cappa di smog che non accenna a diminuire, anzi. Nel giorno di Capodanno le centraline dell’Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili tre volte superiori al limite consentito: complici anche i botti dell’ultima notte del 2024, la media di Pm10 calcolata nel pieno centro della città è stata di 149.28 µg/m³. La rilevazione di polveri sottili nell’aria non è uniforme in tutta la città. Per fare alcuni esempi, Il primo giorno dell’anno le Pm10 rilevate sono state di 195  µg/m³ in viale Marche e di 169 µg/m³ in via Senato, 143 al Verziere. Uscendo dalla città troviamo Limito di Pioltello dove sono stati registrati 233 µg/m³, 145 µg/m³ a Cassano d'Adda, 101 µg/m³ a Magenta. Il livello massimo consentito di polveri sottili nell’aria è di 50 nanogrammi per metro cubo: Milano non rientra sotto la soglia dal giorno di Natale.

Nuove misure

Per questo motivo, il comune di Milano da oggi 3 gennaio mette in atto nuove misure antismog di secondo livello. Il provvedimento si aggiunge alle misure già in atto e prevede che le limitazioni dell’Area B restino in vigore anche nel weekend: divieto di ingresso in città quindi per le auto Euro 0, Euro 1 e i diesel fino alla classe Euro 4. Vietato anche lasciare il motore acceso quando è l’auto in sosta. Le nuove misure riguardano anche il riscaldamento domestico, l’agricoltura e le combustioni all'aperto come barbecue e falò.

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Il bilancio del 2024 in Italia

"Il 2024 si è chiuso come uno degli anni più piovosi, quindi anche con la qualità dell’aria migliore di sempre, o almeno da quando le polveri sottili (Pm10) sono misurate dalla rete sensoristica installata in tutti i capoluoghi da Arpa Lombardia”. Così, a inizio anno, Legambiente Lombardia traccia un bilancio dell'anno che si è appena chiuso sul fronte della qualità dell'aria. “In un quadro di progressivo, seppur troppo lento, miglioramento della qualità dell’aria, i due dati sono collegati, visto che il clima perturbato e piovoso abbatte e disperde gli inquinanti atmosferici". Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia: “Le politiche per la qualità dell’aria dimostrano la loro efficacia nel tempo, ma si prenda atto che sono trainate dal quadro di regole dettate dalla Ue. In questo scenario normativo, latita invece il protagonismo di regioni e città quanto a investimenti e azioni incisive”. 

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Differenze territoriali

"Il dato medio in miglioramento del 2024 nasconde comunque profonde differenze tra città”, spiega Legambiente. Il capoluogo lombardo, ad esempio, anche in un contesto di miglioramento complessivo delle condizioni di inquinamento in Italia, continua a peggiorare.  "Decisamente male è andata Milano, che peggiora notevolmente il dato del 2023. Male anche la bassa Padana: Cremona si conferma come città più inquinata della Lombardia come, a seguire, gli altri capoluoghi della pianura”.

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