"Abbiamo dimostrato che lo Stato c'è, sa imporre il rispetto delle regole, ma sa anche essere comprensivo", ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari: "Siamo ad una svolta, è un momento storico"
É stato completato oggi lo sgombero delle vele di Scampia, quartiere a nord di Napoli, con gli ultimi undici nuclei familiari che vivevano nella Vela Rossa. Un punto importante per procedere alla demolizione di due delle tre Vele ancora esistenti e della ristrutturazione della Vela Celeste, dove l'estate scorsa a fine luglio un crollo ha determinato la morte di tre persone e 12 feriti. Proprio la tragedia avvenuta circa sei mesi fa ha accelerato la liberazione totale dei tre edifici occupati complessivamente da circa 2000 persone e modificato il piano del progetto Restart Scampia, per cui le famiglie avrebbero lasciato gli alloggi dopo l'attribuzione di una nuova casa, in fase di realizzazione. Adesso tutto avverrà in contemporanea e le famiglie sgomberate hanno e avranno la disponibilità di un supporto economico per l'autonoma sistemazione fino a quando sarà consegnato il nuovo alloggio o una sistemazione alternativa.
Manfredi: "Giornata storica a Scampia, lo Stato c'è"
"Abbiamo dimostrato che lo Stato c'è, sa imporre il rispetto delle regole, ma sa anche essere comprensivo. Le operazioni sono state condotte d'intesa con la Municipalità e il Comitato Vele e questo ha fatto sì che non si verificasse alcun momento di tensione o di contrapposizione. É davvero un'operazione storica per la città di Napoli", ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Siamo partiti circa due anni fa con un censimento dei nuclei familiari interessati dal progetto di Scampia" ha ricordato il sindaco nel corso di una conferenza stampa congiunta con il prefetto Michele di Bari. "In questo momento - ha aggiunto - il pensiero va alle vittime del crollo di luglio e ai loro familiari perché quella tragedia ha rappresentato un rafforzamento del nostro proposito di dare nuova dignità al quartiere. Inoltre, quanto accaduto ci ha spinto a rivedere il cronoprogramma, d'intesa con la Prefettura e le altre istituzioni coinvolte, per procedere allo sgombero di tutte le Vele, viste anche le condizioni di pericolo, e avviare in parallelo la costruzione di tutti gli edifici, riducendo la tempistica". Il sindaco, inoltre, ha sottolineato l'importanza della sinergia istituzionale che in questi mesi ha visto lavorare, fianco a fianco, le istituzioni del territorio, il mondo del volontariato e le parrocchie.
Prefetto di Napoli: "Siamo ad una svolta"
"Un momento straordinario, io credo storico", dice il prefetto di Napoli, Michele di Bari, quello che si vive oggi a Scampia "Siamo ad una svolta e la svolta è stata determinata dal fatto che ad oggi, dopo circa sei mesi dalla immane tragedia, per cui ancora una volta manifesto vicinanza alle famiglie delle vittime, oggi non c'è più nessuna famiglia, che abita le Vele e quindi le tre Vele sono vuote" Tutto ciò avviene dopo anni di "discussione ed esame, perché il passato non va mai dimenticato, bisogna anche dare atto di tutte le azioni fatte nel passato", dice il prefetto, sebbene "la tragedia dell'estate scorsa" determinata da un crollo nella Vela Celeste, che ha provocato tre morti e 12 feriti, "ha dato una svolta decisiva, che già c'era in animo". Al futuro si guarda "con grande speranza", dice il Prefetto di Napoli, che ha fatto il punto con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sul progetto Restart Scampia e evidenzia che la tempistica nella realizzazione degli interventi di riqualificazione previsti e in particolare della realizzazione degli alloggi, "sarà il tema vero che dobbiamo monitorare mese dopo mese". Dopo 45 anni non si può parlare "nè di una sconfitta nè di vittoria - afferma - come tutte le cose si evolvono nel tempo, anche le Vele si sono evolute in questo modo". La differenza è che oggi "non solo ci sono fondi, ci sono fondi di investimento da una parte e fondi per autonoma sistemazione del Governo dall'altra".