Secondo il Giornale di Brescia, il 42enne era molto conosciuto in paese e la notte di Capodanno aveva cercato di introdursi in una festa che si teneva in una palestra affittata da un gruppo di giovani per l'occasione. La vittima, in stato di alterazione, aveva litigato con diverse persone e durante uno di questi screzi sarebbe stato colpito con un coltello in maniera fatale
Ha confessato nella notte il 19enne di Prevalle, in provincia di Brescia, in stato di fermo con l'accusa di omicidio. Ha ammesso di avere sferrato la coltellata che la notte di Capodanno ha ucciso a Provaglio d'Iseo il 42 enne Roberto Comelli, che pretendeva di entrare ad una festa privata in cui c'erano un'ottantina di giovani tra cui appunto l'assassino. Dopo il fermo, disposto dal sostituto procuratore Laura Matrone, il giovane è stato portato nel carcere di Bergamo. Per una questione di incompatibilità con un altro detenuto non poteva infatti essere trasferito nel carcere bresciano di Canton Montello.
Le indagini
Stando a quanto ricostruito, la notte di Capodanno il 42enne avrebbe voluto entrare a una festa privata e dopo essere stato rimbalzato sarebbe scattata una rissa. I Carabinieri avevano trovato non lontano dal corpo della vittima un coltello da cucina utilizzato per l'omicidio. "I primi accertamenti consentivano di appurare che l'omicidio era stato commesso al culmine di una lite sulle cui cause verranno condotti approfondimenti investigativi", fanno sapere gli inquirenti.
I fatti
Secondo il Giornale di Brescia, il 42enne era molto conosciuto in paese e la notte di Capodanno aveva cercato di introdursi in una festa che si teneva in una palestra affittata da un gruppo di giovani per l'occasione. La vittima, in stato di alterazione, aveva litigato con diverse persone e durante uno di questi screzi sarebbe stato colpito con un coltello in maniera fatale. I militari dell'Arma che indagano sull'omicidio stanno rintracciando tutti i presenti alla festa.