Il sorriso di Ludo, la fondazione per le madri che hanno perso un figlio

Parlare di morte spaventa, evitare di parlarne ci fa credere quasi di potere tenere il dolore lontano da noi. Nessuno viene ‘educato’ ad affrontare un lutto. Mentre la Dottoressa Silvia Vigo, ginecologa dell’Ospedale San Giuseppe a Milano, racconta a Sky tg24 Insider la sua storia, emerge la stretta correlazione che c’è tra lutto e condivisione. D’altronde chi è pronto a gestire qualcosa di così innaturale come la perdita di una persona cara, in special modo se quella persona è tuo figlio. Silvia si considera una ‘sopravvissuta’, li chiama i ‘sopravvissuti’ i genitori che hanno perso un figlio. Perché sopravvivere alla morte di un figlio è quanto di più innaturale e di più contrario alla natura umana. “In questi mesi ho scoperto come la parola morte sia un tabù – racconta Silvia – le persone provano addirittura imbarazzo, ti evitano per evitare l’argomento, provi quasi vergogna per aver creato disagio di fronte all’imbarazzo degli altri. Quando accade ti ritrovi in una profonda solitudine”. A Silvia è cambiata la vita per sempre quando una mattina di febbraio la sua bambina di 9 anni, Ludovica, è mancata per una miocardite fulminante. “La mia bambina Ludovica è volata in cielo il 23 febbraio di quest'anno, improvvisamente, senza la possibilità di salutarla e questo mi ha lasciato in un dolore immenso, un vuoto profondo, il silenzio di quei momenti era davvero terribile”. Silvia prova a riavvolgere il nastro, a spiegare qual è stata la molla che l’ha spinta a realizzare la fondazione “Il Sorriso di Ludo” per condividere la propria storia ma anche per aiutare, per dare un sostegno a chi vive la stessa indicibile sofferenza. Cosa le è stato d’aiuto nei primi momenti? La cosa che mi ha aiutata ad affrontare i primi momenti e le primissime difficoltà è stata proprio la condivisione con altre mamme, la condivisione con chi c’era già passato. Ho conosciuto un paio di mamme che mi hanno aiutato tantissimo. Una mamma la conoscevo già e sapevo cosa le era successo e sapevo anche che aveva costruito qualcosa per il suo bambino. Quando l'ho incontrata mi ha chiesto: cosa avrebbe voluto fare Ludo?. Così è nata la fondazione “Il sorriso di Ludo”. L'elaborazione del lutto passa anche attraverso la condivisione del dolore con altri genitori. Con altre mamme e altri papà che hanno subito la stessa dolorosa perdita. In cosa consistono gli incontri promossi dalla fondazione? Si tratta di uno spazio di dialogo, aiuto e sostegno ai genitori che devono sopravvivere alla perdita del loro bambino, parliamo di un dolore che toglie il fiato ma che se condiviso può aiutare ad affrontare il lutto. Le persone tendenzialmente evitano l'argomento perché è difficile parlare della morte, perché è doloroso. È un argomento scomodo per tutti, sia per chi lo vive, sia per chi per chi ti sta vicino, per chi ti incontra dopo. Per questo ho pensato di realizzare uno spazio in cui condividere. La condivisione è fondamentale per le persone che stanno male e che hanno vissuto un dolore personale così forte. È importante sapere che c’è un punto di incontro, un posto dove trovare rifugio nei momenti più bui. La fondazione si avvarrà della collaborazione gratuita di professionisti del Centro di ricerca e studi di Psicotraumatologia. Gli incontri avverranno all’interno dell’Ospedale San Giuseppe. L’Istat fotografa in Italia, nel 2022, circa 4mila decessi nella fascia d’età fino ai 29 anni, di cui un terzo entro i 9 anni. A questi numeri vanno aggiunti anche gli aborti spontanei e le interruzioni volontarie di gravidanze. Lei per lavoro fa nascere delle vite, conosceva questi numeri? Facendo la ginecologa so bene quanto sia grande il problema del lutto peri, post-natale e infantile ma ignoravo un numero di morti così alto nei primi anni di vita. Ognuno ha la sua storia, ognuno ha il suo vissuto, ognuno ha un percorso diverso ma è la condivisione l'unica cosa che permette alle mamme di avere un supporto che può darti quel pizzichino di speranza di intravedere luce in un buio che ti sembra insormontabile. Ci sono dei momenti in cui ti senti solo, intorno a te c’è il nulla e non sai a chi chiedere. La speranza con questa fondazione “Il sorriso di Ludo” è che condividere con chi c'è già passato può darti quel briciolo di speranza per andare avanti.

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