Si ritenterà un avvicinamento appena sarà possibile far operare i soccorritori in condizioni di sicurezza
Il Soccorso Alpino e Speleologico alle ore 11:45 ha reso noto che le condizioni sul Gran Sasso restano proibitive, anche a causa degli accumuli di neve fresca delle ultime ore e delle forti raffiche di vento. Le condizioni meteo, inoltre, sono in peggioramento. Si ritenterà un avvicinamento ai due alpinisti appena sarà possibile far operare i soccorritori in condizioni di sicurezza.
La neve fresca rallenta i soccorsi
Le proibitive condizioni sul Gran Sasso, caratterizzate da accumuli di neve fresca nelle ultime ore e da forte raffiche di vento, hanno impedito stamane ai soccorritori di raggiungere due escursionisti bloccati da ieri pomeriggio in un canalone a quota 2.700 metri. "Le condizioni meteo sono in peggioramento", fa sapere il Soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo. "Si ritenterà un avvicinamento non appena sarà possibile far operare i soccorritori in condizioni di sicurezza". Dopo un primo contatto telefonico nel quale i due hanno lanciato l'allarme, con i due escursionisti si sono persi i collegamenti. Da ieri una ventina di soccorritori a piedi ha raggiunto il rifugio Duca Degli Abruzzi (2.400 metri) ma le continue e avverse condizioni meteorologiche impediscono a Soccorso alpino e Fiamme gialle di avanzare. Impossibile anche per l'elicottero alzarsi in volo.
I nomi degli escursionisti
Si chiamano Luca Perazzini e Cristian Gualdi i due escursionisti di 42 e 48 anni bloccati sul Gran Sasso da ieri. Entrambi sono originari di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. I loro familiari, secondo quanto appreso, sono giunti in Abruzzo per seguire da vicino
l'evolversi della situazione.