Al comune laziale andrà un premio di 500mila euro da investire in iniziative legate allo sviluppo della lettura. Subiaco ha conquistato la nomina superando le altre località finaliste, ovvero Grottaferrata (Rm), Ischia (Na), Macchiagodena (Is), Mistretta (Me) e Sorrento (Na)
“Il progetto presentato da Subiaco offre un ventaglio accurato di proposte tutte volte alla valorizzazione e alla diffusione del progetto libro, partendo dal rilancio e dal restauro del grande patrimonio bibliotecario custodito nel suo territorio, fino ad arrivare all'utilizzo delle nuove risorse tecnologiche che permetteranno alle nuove generazioni di approcciarsi con metodi a loro più consoni a un mondo culturale - considerato per lo più polveroso e antico - che può invece offrire loro molti stimoli e sorprese. Ma non è solo questo il focus del progetto. Unendo passato e presente, si potrà assistere alla realizzazione del primo libro stampato in Italia, proprio a Subiaco, nel 1465 di cui si è perso l'originale, permettendo di ricostruire materialmente la prima tipografia a caratteri mobili italiana”. Questa la motivazione, come si legge in una nota del Ministero della Cultura, attraverso cui il comune in provincia di Roma, è stato proclamato capitale italiana del libro 2025. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
La nomina di Subiaco
A Subiaco andrà un premio di 500mila euro da investire in iniziative legate allo sviluppo della lettura. Il comune laziale ha conquistato la nomina superando le altre località finaliste, ovvero Grottaferrata (Rm), Ischia (Na), Macchiagodena (Is), Mistretta (Me) e Sorrento (Na). "Fin dalla prima riunione che la giuria ha tenuto è prevalso un orientamento secondo il quale noi ci saremmo più concentrati su centri piccoli, per la ragione che quelli più grandi hanno maggiori risorse e possibilità, mentre la realtà italiana è fatta prevalentemente di centri di minori dimensioni", ha dichiarato il presidente della giuria, Gian Arturo Ferrari, che ha anche citato il fatto che "mentre l'Italia settentrionale gode di standard di lettura e diffusione del libro molto accentuati, l'Italia centro-meridionale non ha questa fortuna", e per questo vi è stato un orientamento verso questa parte del Paese. Il titolo di capitale italiana del libro ha durata annuale: la prima era stata Chiari (Bs), nel 2020, poi, nel 2021 è stata Vibo Valentia, nel 2022 Ivrea, nel 2023 Genova e nel 2024 Taurianova.
Giuli: “Il progetto Subiaco capitale in linea con il piano Olivetti”
Come per "la capitale italiana della cultura e della capitale italiana dell'arte contemporanea", anche il titolo di capitale italiana del libro "vuole celebrare le città d'Italia come centro propulsore della nostra civiltà. Prima e più che nel resto d'Europa, le città hanno infatti contribuito a disegnare la geografia politica e culturale della nostra nazione, i suoi territori, le sue popolazioni, nella sua peculiare sinfonia di memorie, di costumi e di tradizioni". Questo il commento del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia di conferimento del titolo. “La città vincitrice sarà all'altezza del titolo riconosciutole, con un programma di eventi ed iniziative capaci di valorizzare il patrimonio locale e nazionale del libro, la sua filiera, le sue infrastrutture, esaltando il valore sociale della lettura e il suo rapporto vitale con il territorio". E, ha ribadito il ministro, "il progetto vincitore sarà sicuramente in sintonia con quel piano Olivetti per la cultura per il quale abbiamo previsto un investimento di 30 milioni di euro a beneficio delle biblioteche e delle aree periferiche, e meno sviluppate del nostro Paese. Le biblioteche sono, del resto, l'infrastruttura culturale più diffusa in Italia".