Essere sostenibili mantenendo competitività e crescita. Lo conferma il Gruppo Vitali, società leader e specializzata in sviluppo immobiliare, infrastrutture, demolizioni, produzione materiali, che ha presentato il secondo Bilancio di Sostenibilità, le performance e gli obiettivi in ambito di sostenibilità aziendale. Un report che fa riferimento al 2023 e conferma l’impegno del gruppo a rispettare e raggiungere gli obblighi formativi previsti dalla Direttiva sul Reporting di Sostenibilità
Essere sostenibili senza trascurare competitività e crescita: è questo l'obiettivo del Gruppo Vitali, società leader e specializzata in sviluppo immobiliare, infrastrutture, demolizioni e produzione materiali, che ha presentato il suo secondo bilancio di sostenibilità, riferito all'anno 2023. Il documento, che dal 2026 sarà obbligatorio per tutte le aziende, conferma l'impegno del gruppo a rispettare e raggiungere i futuri obblighi previsti dalla direttiva sul reporting di sostenibilità, come sottolinea Massimo Vitali, presidente Vitali Spa: "Arriviamo da un 2023 molto importante, con una serie di traguardi prestigiosi come la Bergamo-Treviglio e attività a livello nazionale come l'aeroporto militare di Sigonella e l'inizio di nuove rigenerazioni a Bergamo, come quella del centro servizi. In quello stesso anno, abbiamo deciso di cambiare lo statuto aziendale e nel luglio 2024 siamo diventati Società Benefit. Il bilancio che presentiamo oggi è una storia dei traguardi raggiunti e che riguardano anche le persone, un consumo dell'energia e delle materie prime in modo consapevole e dei successi realizzati".
Sviluppo responsabile, meno infortuni e mezzi meno inquinanti
Sin dalla sua fondazione nel 1989, Vitali Spa mette al centro di tutte le attività del gruppo lo sviluppo responsabile, obiettivo che si unisce al rispetto della salute e della sicurezza sul lavoro, tema molto importante, anche alla luce dei fatti di cronaca. Proprio su questo si concentra Massimo Vitali: "Sono stati fatti molti passi in avanti. Il tasso di infortuni si è ridotto dall'11,7% all'8,3%, c'è più prevenzione. E uno dei parametri più attenti è proprio quello che riguarda gli infortuni sul lavoro. Il nostro è uno dei settori più rischiosi. Il team sicurezza, però, ha sviluppato tante attività specifiche per la prevenzione e, ogni anno, presentiamo indicatori sempre più in miglioramento".
Un importante obiettivo descritto nel Report 2023 del Gruppo Vitali è continuare ad investire su sicurezza e salute. Impegno che si concentra anche sulla valorizzazione del territorio in cui si opera, attraverso l’assunzione di personale locale e acquistando da fornitori locali. Fondamentale, in questo ambito, il ruolo dell'Academy, dove le persone vengono formate: un contesto importante per una realtà che, ad oggi, conta 135 dipendenti, di cui 66 operai e 69 impiegati ed un aumento di oltre il 30% di assunzione di donne.
Le emissioni dirette sono diminuite di circa il 9%
Sin dalla fondazione nel 1989, Vitali Spa ha sempre puntato su uno sviluppo responsabile, con al centro la protezione dell'ambiente e la valorizzazione delle persone, delle diversità e inclusività. Così conferma anche Eleonora Sablone, Ceo di As Sustainable As Possibile e membro del Cda di Vitali SpA: "Stiamo portando avanti un programma ambizioso su diversi obiettivi, dalla mitigazione all'adattamento agli obiettivi sociali con riferimento a sicurezza e salute degli operatori. Ora iniziamo a prepararci per la sfida del 2025. Inoltre, nei cantieri Pnrr, possono entrare solo mezzi denominati ‘Stage 5’ con abbattimento di emissioni dirette del 90% rispetto al 2004 e Vitali è quasi pienamente dotata di questi strumenti. Dal 2028 non si potranno più avere altri tipi di mezzi al di sotto di quelli già posseduti da Vitali, portandoci così in prima linea rispetto a tutte le altre aziende". Un importante elemento emerso è l'abbassamento di emissioni dirette di circa il 9%.
Quali sono, ora, le sfide da affrontare e da vincere?
Quali sono, però, le caratteristiche che una società deve avere per affrontare le nuove e complesse sfide di transizione energetica e innovazione sostenibile? Ne ha parlato Patrizia Giangualano, advisor in governance & sustainability e rappresentante di ASviS: “Le aziende necessitano di una leadership inclusiva basata su etica, trasparenza, visione a lungo termine e collaborazione con gli stakeholder. Percorsi chiari ben rappresentati nei propri obiettivi e quali guida ed ispirazione per tutti i collaboratori dell’azienda, orgogliosi di poter partecipare ad un percorso virtuoso di trasformazione e di successo per il raggiungimento del bene comune. Un processo che necessita competenze distintive, valorizzazione dei talenti e una governance lungimirante”.
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Vitali Spa è Società Benefit
L’innovazione sostenibile si rafforza attraverso più strumenti, e tra questi spicca la volontà del Gruppo Vitali di diventare Società Benefit. Ma cosa significa in un mondo di costanti e continui cambiamenti? Vuol dire perseguire finalità di beneficio comune ed operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territorio e ambiente. Ma anche beni, attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse comune e generale. Su questo importante tema ha dato il suo contributo Marco Sponziello, Presidente Associazione Next Eu ed ESG Advisor: “Le società benefit incarnano i principi dell’economia civile, puntando sulla creazione di valore condiviso e sul benessere collettivo, integrando obiettivi sociali e ambientali nella strategia aziendale. In Italia, la Puglia si distingue con un modello legislativo unico che prevede un albo speciale e incentivi per queste imprese. Il nostro paese è l’unico al mondo con una normativa dedicata, che rafforza il ruolo delle società benefit come riferimento per l’economia civile, distinguendole dalle certificazioni volontarie come le B Corporation americane”.
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Sicuramente con un approccio culturale e metodologico, ancor prima che attraverso l’applicazione degli strumenti normativi cogenti. Ne è convinto il Prof.Marco Caserio, esperto certificato in CAM, che sul dibattito ha dato un importante contributo: “La somma degli “strumenti” non è sufficiente a cambiare l’approccio metodologico, utile e necessario all’ottenimento degli obiettivi prestazionali richiesti dall’evoluzione culturale e della norma Europea nonché Nazionale. La sfida a cui, tutti noi, siamo chiamati a rispondere è quella della complessità delle questioni Ambientali, legate alla Mitigazione Climatica e all’Adattamento al Cambiamento Climatico”.
Sono tante le sfide per il Gruppo Vitali nei prossimi anni. Gli importanti risultati ottenuti fino ad oggi, però, permettono alla società di guardare al futuro con rigore, professionalità e soprattutto voglia di continuare e migliorare. Tutti insieme per un futuro prossimo più bello e sostenibile.