Il ragazzo si è schiantato con lo scooter durante l'inseguimento. Ieri pomeriggio è sorta una protesta spontanea per le strade del suo quartiere e nella notte i manifestanti, in tutto una trentina, hanno appiccato roghi e lanciato petardi, prima dell'intervento della polizia
Due roghi per le strade del quartiere Corvetto a Milano sono stati accesi in protesta contro la morte di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano morto schiantandosi con lo scooter mentre era inseguito dai carabinieri. Ieri pomeriggio è sorta una manifestazione spontanea di protesta, poi è stato appiccato il fuoco con materiali trovati in strada tra via dei Cinquecento e via dei Panigarola. I manifestanti erano una trentina. Dopo un lancio di petardi è intervenuta la polizia e la protesta è stata dispersa senza scontri.
Ora la Questura pensa a chiedere rinforzi
La Questura di Milano, dopo i fatti del quartiere Corvetto, pare orientata adesso a chiedere i rinforzi soprattutto in considerazione di uno dei periodi più impegnativi dell'anno, quello ciè che culmina nell'evento della Prima della Scala. I rinforzi, probabilmente una trentina di agenti, potrebbero essere utilizzati per le nuove, eventuali tensioni che potrebbero crearsi nel quartiere a sud est della metropoli, da anni già al centro di problemi di degrado e abusivismo. Tra l'altro in Questura non nascondono le preoccupazioni dopo i nuovi disordini della notte scorsa. L'arresto di uno dei manifestanti, un montenegrino di 21 anni, che dai video pare essere stato tra i più facinorosi, e il sequestro del suo telefono cellulare, potrebbero però portare a individuare altri partecipanti ai vandalismi. Una rete che si sospetta non essere solo della zona, dato che l'arrestato viene da un altro quartiere considerato a rischio, la cosiddetta "casbah" di San Siro.