Chi era Ramy Elgaml, il 19enne morto a Milano Corvetto mentre fuggiva dai carabinieri

Cronaca
foto da TikTok

Altra serata di tensione al quartiere Corvetto di Milano con decine di giovani che dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte hanno creato disordini per protestare contro la morte di Ramy Elgaml, disarcionato da uno scooter in un incidente dopo un inseguimento con i Carabinieri: ecco chi era il diciannovenne

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Si chiamava Ramy Elgaml il ragazzo morto nell'incidente avvenuto nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre dopo un lungo inseguimento da parte dei carabinieri in via Ripamonti a Milano. Avrebbe compiuto vent'anni il 17 dicembre Ramy, egiziano. Era su un grosso scooter nero guidato da un giovane di 22 anni tunisino, entrambi con precedenti.

La dinamica dell'incidente

I due, inseguiti dai carabinieri hanno attraversato la città arrivando a Sud in via Ripamonti, un lungo rettilineo in cui hanno perso il controllo della moto. Il ventenne è stato sbalzato quando lo scooter è salito sul marciapiede finendo la corsa contro un muretto.  Sul posto è arrivato il personale del 118. I sanitari hanno trasportato d'urgenza il quasi ventenne al Policlinico dove è stata dichiarata la morte. L'autista dello scooter invece, non in pericolo di vita, è stato portato al San Carlo e i due militari, di 37 e 38 anni, al Fatebenefratelli.  Addosso al motociclista, che non ha la patente, sono stati trovati circa mille euro in contanti, una catenina in ora spezzata, un coltello a serramanico e una bomboletta di spray al peperoncino. 

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Le proteste, in memoria di Ramy Elgaml

Secondo la ricostruzione dei fatti operata stamani dalla Questura sui fatti avvenuti nel corso della notte nel periferico quartiere Corvetto, verso le 22.30 una settantina di persone (più tardi forse oltre cento) hanno cominciato a protestare in via dei Cinquecento all'angolo con via dei Panigarola, lanciando insulti verso le forze dell'ordine presenti dal pomeriggio (quando si erano verificati alcuni altri momenti di tensione con lo svuotamento di alcuni estintori e lanci di bottiglie) e poi ancora lanci di bottiglie e petardi. I manifestanti, cittadini del quartiere, soprattutto giovani e giovanissimi di seconda generazione, hanno esposto alcuni striscioni riportanti le frasi "verità per Ramy" e "non condannate un innocente". In via Omero intorno alle 11.30 il lancio di petardi è proseguito e la tensione si è fatta più alta tanto che la Polizia di Stato ha lanciato lacrimogeni avanzando per disperdere i presenti, che nel frattempo avevano anche appiccato diversi piccoli roghi a masserizie, per strada. In particolare è stata vandalizzata la pensilina di una fermata dell'Atm e un bus della linea 93 fermo in viale Omero. 

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