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Ponte sullo Stretto, servono nuovi approfondimenti: si va verso il rinvio dei lavori

Cronaca
©Ansa

Se da un lato la commissione Valutazione impatto ambientale (Via) ha dato parere favorevole al progetto “definitivo”, la stessa commissione ha imposte nuove integrazioni e studi che di fatto potrebbero rallentare i piani del governo. A partire da ulteriori approfondimenti da eseguire in merito al rischio sismico che dovrebbero richiedere alcuni mesi di approfondimenti. E così l'ipotesi dell'inizio dei lavori ad inizio 2025 sarebbe difficilmente realizzabile

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Frena, almeno al momento, l’iter per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Infatti, se da un lato la commissione Valutazione impatto ambientale (Via) ha dato parere favorevole al progetto “definitivo”, la medesima commissione ha imposte nuove integrazioni e studi che di fatto rallentano i piani del governo. A partire da ulteriori approfondimenti da eseguire in merito al rischio sismico che potrebbero richiedere anche alcuni mesi di lavoro, allungando così i tempi.

Nuovi approfondimenti

Come segnala il quotidiano “La Repubblica”, infatti, gli esperti della commissione Via hanno garantito che il Ponte resisterà anche a “sismi di magnitudo Richter fino a 7,1”. Ma proprio su questo tema serve ancora approfondire. Specie dopo l’appunto arrivato da parte dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sui mancati esami in fatto di faglie attive e rischio sismico. Secondo gli specialisti della Via, dunque, il committente del Ponte dovrà presentare “uno studio in cui siano maggiormente approfondite le indagini geofisiche, sismologiche e paleosismologiche e la caratterizzazione delle faglie ritenibili ancora attive”. Ma non è tutto, perché la commissione ha richiesto di rifare gli studi sul traffico stimato, di valutare meglio i dettagli legati all’approvvigionamento idrico del cantiere e, infine, di fare maggiore chiarezza sul tema legato all’altezza del ponte stesso. Considerando questi aspetti, l’idea del ministro Matteo Salvini di far partire il cantiere per la realizzazione dell’opera nei primi mesi del 2025 appare difficilmente realizzabile.

Le parole del sindaco di Messina

Intanto, dopo l’esito della commissione Via, ha parlato anche il sindaco di Messina, Federico Basile. La valutazione è apparsa “quasi scontata rispetto a quanto già si era compreso nei mesi scorsi. Attendiamo ora il provvedimento ufficiale, in cui saranno indicate le 60 prescrizioni per il progetto. Lo valuteremo con attenzione, nell’ambito delle nostre competenze, consapevoli che ora il percorso passa al Cipess, il Comitato interministeriale per la Programmazione economica e lo Sviluppo sostenibile. Noi dobbiamo fare tutto ciò che spetta al Comune per garantire che il progetto rispetti il nostro territorio", ha riferito. "La città di Messina, come abbiamo detto più volte, deve essere protagonista in ogni fase del progetto per garantirne un corretto inserimento nel territorio e un impatto positivo su economia, ambiente e qualità della vita, anche in ottica di benefici delle opere compensative proposte ed i cui benefici ricadranno sulla città di Messina e che dovranno essere in parte avviate prima della concreta realizzazione del ponte e delle relative opere complementari”

Il M5S ha presentato un’interrogazione

E nel frattempo i deputati del Movimento 5 Stelle del Comitato Pianeta 2050, Sergio Costa, Ilaria Fontana, Alessandro Caramiello, Carmen Di Lauro, con  Patty L’Abbate e Daniela Morfino, hanno deciso di presentare un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in merito alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per il progetto del Ponte sullo Stretto. La recente approvazione da parte della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale (Ctva), sostengono, “ha sollevato dubbi sulla trasparenza e l’equità del processo decisionale”. Il parere favorevole, espresso all’unanimità il 13 novembre scorso, è stato accompagnato da 50-60 prescrizioni, ma il contesto in cui è maturato ha creato perplessità. "Tra i temi evidenziati e che ci preoccupano - sottolineano i firmatari - la gestione in pochissimo tempo di una mole documentale imponente, oltre 10.400 documenti tra dossier iniziali e integrazioni, e la partecipazione di nuovi commissari nominati a ridosso della decisione. Si pone quindi la questione di come tali commissari, entrati in carica poche settimane prima, abbiano potuto analizzare in modo approfondito una documentazione così complessa e votare con piena cognizione di causa". Inoltre, hanno concluso, “la presenza di commissari con un profilo politico particolarmente marcato alimenta ulteriori interrogativi sull’imparzialità del processo e sulle modalità con cui il parere è stato formulato", scrivono nel testo. "È inaccettabile che una decisione così rilevante venga presa senza il necessario approfondimento e con possibili interferenze politiche", hanno dichiarato.

Una elaborazione grafica del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, tratto dal sito www.projectmate.com. Il via libera del cda della Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Zamberletti, su proposta dell'amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l'iter di approvazione - avviato a metà giugno scorso - del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari, comunica una nota della societa'.
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Le parole di Ciucci

“Un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’opera", dichiara Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina. "La Commissione ha svolto un lavoro straordinario esaminando nei tempi di legge una progetto complesso come il ponte sullo Stretto. Ora il nostro impegno si concentra sulle prescrizioni espresse, che saranno valutate con grande attenzione. Delle 62 prescrizioni, 60 saranno verificate in sede di approvazione del progetto esecutivo e due addirittura dopo l'entrata in esercizio del Ponte, così come stabilito dalla Commissione di Via. In generale sono richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina. Il richiamo a 'nuovi studi geologici' consiste in approfondimenti, non c'è nessun allarme di possibili problemi geologici che possano comportare problematiche di fattibilità dell'opera. Quanto all'altezza del Ponte - prosegue Ciucci - il parere Via è stato male interpretato. Il parere, nelle sue premesse, riporta quanto già effettuato dalla Stretto di Messina nel progetto definitivo del 2011 rispetto al progetto preliminare del 2003. L'altezza di 77,50 metri, richiamata nel parere, conferma infatti il franco navigabile a 72 metri. Quindi, nessuna delle 62 prescrizioni contenute nel parere di Via, riguarda il franco navigabile”.