Le vittime sono un ragazzo di 18 anni e due gemelle di 26. Dai primi accertamenti è emerso che il luogo dove c'è stato lo scoppio era un'abitazione adibita a magazzino abusivo. Non è ancora chiaro chi fosse l'utilizzatore dell'immobile
Prima un forte boato avvertito in diversi comuni alle falde del Vesuvio. Poi una colonna di fumo visibile anche a distanza. E dopo pochi minuti le sirene delle ambulanze a squarciare la quiete di un'area agricola a cavallo tra Ercolano e San Giorgio a Cremano. Ad andare in fumo un deposito abusivo messo in piedi per confezionare fuochi d'artificio in vista delle feste di Capodanno. Il bilancio finale parla di tre morti, tutti giovani: si tratta di Samuel Tafciu, 18 anni, e le sorelle gemelle Aurora e Sara Esposito, 26 anni.. La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio.
Erano stati arruolati per l'occasione
L'esplosione in via Patacca a Ercolano, una zona isolata di confine, tra aree verdi votate all'agricoltura. Sul posto arrivano i carabinieri della tenenza di Ercolano, le prime ambulanze e i vigili del fuoco. Ben presto si scopre che le vittime non erano dei professionisti ma giovani arruolati per l'occasione, quasi sicuramente alle prime armi, per confezionare fuochi d'artificio in una casa deposito allestita per l'occasione lo scorso fine settimana. Ieri era il loro primo giorno di lavoro, ma dopo la pausa pranzo qualcosa deve essere andato storto, probabilmente a causa dell'ingente quantità di fuochi stoccati in quell'ambiente.
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"Fabbrica era stata aperta tra venerdì e domenica scorse"
"Ci hanno chiamato i carabinieri - ha ricostruito ieri la signora Anna Campagna, parente di una delle vittime - dicendoci che era scoppiata la fabbrica di fuochi d'artificio dove si trovavano mio genero e le due ragazze che non conoscevo. Ci hanno avvisato i carabinieri. Mio genero mi aveva chiamato alle 13 dicendomi che stava mangiando un panino con le due ragazze e che non c'erano altre persone con loro. Era il primo giorno di lavoro per tutti e tre. Da quello che abbiamo capito - ha aggiunto la donna - la fabbrica è stata aperta tra venerdì e domenica e oggi era il primo giorno effettivo di lavoro. Non so chi la gestisca, so solo che stamattina sono andati a prenderlo all'esterno di un bar per accompagnarlo al lavoro".
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Sindaco di Ercolano: "Devastazione e grandissimo dolore"
A descrivere la scena di distruzione che si è trovato davanti è il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto: "Una scena di devastazione ma anche di grandissimo dolore. Mi riferiscono - ha detto ai giornalisti - che lì si confezionassero fuochi d'artificio, ma né al Comune, né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione. Quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così. Dobbiamo insegnare loro - ha concluso il primo cittadino - che la via maestra, anche se la più lunga, è quella della legalità e del rispetto delle regole affinché quanto accaduto stasera non accada più".