
Diretto da Margherita Ferri e uscito di recente nelle sale, il film, recentemente approdato anche su Netflix, rracconta la vera storia di Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni che nel 2012 si tolse la vita dopo essere stato vittima di bullismo e cyberbullismo. I compagni di scuola lo presero in giro per aver indossato un paio di pantaloni che, stinti in un lavaggio, erano diventati rosa
Dopo un record cinematografico da 9 milioni di euro di incassi, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” è arrivato anche in streaming su Netflix. Il fim, diretto da Margherita Ferri con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino, è ispirato alla vera storia di Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni che nel 2012 si tolse la vita dopo essere stato vittima di bullismo e cyberbullismo. Prima di approdare nelle sale, la vicenda di Andrea è stata raccontata un libro, grazie alla madre Teresa Manes che ne è l'autrice. Andrea Spezzacatena divenne bersaglio di una violenta campagna di bullismo dopo aver indossato a scuola un paio di pantaloni che, stinti in un lavaggio, erano diventati di colore rosa.
Chi era Andrea Spezzacatena
Andrea Spezzacatena si tolse la vita, a 15 anni, il 20 novembre 2012, dopo essere stato vittima di bullismo a scuola, al liceo scientifico Cavour di Roma. I compagni di classe avevano avevano creato anche una pagina Facebook contro di lui, etichettandolo come “il ragazzo dai pantaloni rosa”. Dopo la sua morte, la madre scoprì dal suo profilo social che il figlio era vittima di cyberbullismo. All'epoca, la morte di Andrea Spezzacatena scatenò non poche reazioni e proteste da parte di studenti in diverse scuole d'Italia.

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Il libro dedicato ad Andrea Spezzacatena
Intitolato Andrea. Oltre il pantalone rosa, il libro porta la firma della madre, Teresa Manes. Edito da Graus Edizioni, il volume ripercorre la tragica storia di Andrea, con il successivo calvario mediatico e giudiziario. "È stato il 20 novembre 2012 il giorno in cui si suicidò mio figlio. Scelse di lasciare dondolare il suo ultimo pensiero, senza peso. Legando il suo collo a una sciarpa; l’altro nodo stretto a una scala. Nessuna condanna, nessuna spiegazione, nessuna pena espressa”, si legge tra le pagine del volume, scritte di Manes.
Il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”
Diretto da Margherita Ferri, con la sceneggiatura di Roberto Proia, il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” trae ispirazione proprio dal racconto di Teresa Manes, che nel film è interpretata da Claudia Pandolfi. Il giovane Samuele Carrino veste i panni di Andrea, mentre Sara Ciocca e Andrea Arru sono la migliore amica Sara e il compagno di scuola Christian, che lo prenderà di mira. Il titolo della pellicola rimanda invece al nome della pagina Facebook che alcuni compagni di scuola crearono per bullizzare Andrea.
