In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Villa Petriolo, in Toscana il primo agriturismo sostenibile al mondo

Cronaca
Villa Petriolo

La storica villa, antica fattoria rinascimentale trasformata in un agri-resort d'altagamma, ha ottenuto la certificazione GSTC, un prestigioso riconoscimento internazionale assegnato da Vireo. Nella cornice dell'agri-resort prenderà forma dal 20 al 22 novembre lo United Nations Fashion and Lifestyle Hub, un'iniziativa globale in collaborazione con l'Onu che punta ad accelerare i progressi sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, attraverso le industrie di moda, lifestyle e turismo

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Villa Petriolo a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, è il primo agriturismo sostenibile al mondo. La storica villa, antica fattoria rinascimentale trasformata in un agri-resort d'altagamma, ha ottenuto la certificazione GSTC, un prestigioso riconoscimento internazionale assegnato da Vireo. Il Global Sustainable Tourism Council rappresenta, dal 2010, uno degli enti più importanti nell’assegnazione di attestati di sostenibilità per viaggi e turismo. Nella suggestiva cornice della villa, poi, prenderà forma dal 20 al 22 novembre lo United Nations Fashion and Lifestyle Hub, un'iniziativa globale in collaborazione con l'Onu che punta ad accelerare i progressi sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, attraverso le industrie di moda, lifestyle e turismo.

Il riconoscimento a Villa Petriolo

“Un sistema sostenibile deve rispettare le tre P: planet, people e profit, in una unione che si rinnova, anch’essa, nel tempo. Infatti, l’idea universale di sostenibilità è in realtà per noi la rimodulazione del sistema rinascimentale che abbiamo trovato qui a Villa Petriolo e che già nel 1500 ne regolava l’impianto”, ha detto Daniele Nannetti, Ceo e Founder di Villa Petriolo. Come ha speficiato Vireo, la società di certificazione che ha assegnato il riconoscimento, lo storico agri-resort toscano soddisfa “quattro principi cardine: il primo è di avere forniture di prodotti alimentari local-local; il secondo è la gestione delle acque reflue e il suo reciclo; il terzo è che Villa Petriolo è un bene architettonico protetto e infine quello della formazione costante e aggiornata dei suoi collaboratori in particolar modo sulle tematiche della sostenibilità e la loro applicazione”. In aggiunta, la storica villa toscana svolge un'altra funzione: quella di divulgazione e sensibilizzazione.

Le certificazioni

La certificazione GSTC arriva dopo l’attestazione della UNI ISO 14064-1 per l’inventario dei gas serra, la UNI ISO 21401 SETTORE EA:01,30 per la gestione della sostenibilità nelle strutture ricettive, UNI ISO 14046 per l’impronta idrica oltre alla targa di “Best sustainable place 2021” che gli ha attribuito Save the Planet. “Il progetto Villa Petriolo cerca di scardinare l’idea di lusso fino a qui condivisa portando con forza nell’ospitalità principi come l’inclusività e l’etica del prodotto senza i quali ormi la parola lusso è solo sinonimo di consumo indifferenziato e indifferente”, ha concluso Nannetti.

Lo United Nations Fashion and Lifestyle Hub a Villa Petriolo

L’evento, in programma dal 20 al 22 novembre, vede protagonista il lavoro di circa 80 aziende e istituzioni, con la supervisone dei referenti delle Nazioni Unite. Protagonisti della rassegna saranno tre tavoli di discussione: moda, food e turismo. L'obiettivo è quello di fare il punto sull’agenda 2030 e accelerare i progressi sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso i settori di moda, lifestyle e turismo.

vedi anche

Tessile sostenibile, una fibra naturale e innovativa: il cotone