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Pericolo scommesse e trading online in aumento tra i minorenni: sarebbero più di 800 mila

Cronaca

Lo dicono i dati raccolti dall'Istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa sull'incidenza del gioco d'azzardo tra i minorenni. Il 53% degli studenti tra i 15 e i 19 anni (un milione e 300 mila) ha effettuato scommesse di vario genere

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L'Istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa ha presentato i dati sull'incidenza del gioco d’azzardo tra i minorenni in Italia, raccolti nell'ambito del progetto ESPAD Italia. È emerso che il 53% degli studenti fra i 15 e i 19 anni, pari a circa un milione e 300mila ragazzi, ha effettuato scommesse di vario genere. Di questi, quasi 800 mila sono minorenni.

"Il fenomeno – spiega il sociologo Maurizio Fiasco –, è purtroppo in crescita e dilaga fra gli under 18 nonostante la normativa ne impedirebbe l'accesso. I controlli sono scarsi e spesso si tollera quello che, solo all'apparenza, potrebbe apparire una bravata che invece crea dipendenza e mette a rischio il futuro dei nostri figli".

Trading: la ricerca del guadagno facile e immediato

Dai dati emerge che tra i minori è in aumento il desiderio di arricchirsi presto e subito, cercando qualsiasi mezzo, spesso fittizzi, per fare soldi. "Per questo – aggiunge Fiasco –, bisognerebbe promuovere l'educazione finanziaria partendo dalle scuole superiori, mettendo in evidenza le tecniche che inducono ad abbagli cognitivi, perché si basano sulla manipolazione degli automatismi di pensiero quando è in ballo la ricerca di guadagni finanziari. Bisogna svelare i dispositivi che vengono attivati per attrarre a fare trading. Quella finanziaria, nella forma del trading, è una tipica scommessa, dove l’illusione della controllabilità è dominante".

Come affrontare il fenomeno

È dello stesso avviso anche il quattro volte Campione del Mondo di trading Andrea Unger: "Prima di tutto è bene evidenziare che da un punto di vista giuridico un minorenne non può fare trading con denaro reale e, chiunque avalla o sponsorizza questa possibilità, sta infrangendo la legge. Il trading è per adulti, adeguatamente preparati e consapevoli dei rischi - sottolinea -. "Occorre raccontare episodi di truffe, parlarne il più possibile e dimostrare alle persone che il vero trading è un’altra cosa. Se chi fa trading pensa di diventare ricco subito, è meglio che lasci perdere, non è quello il motore giusto per partire. Se invece ha una passione per i mercati e dedizione nello studio, questo è il modo giusto per orientarsi nel mondo del trading. L’unica difesa è l’alfabetizzazione finanziaria. Una buona formazione finanziaria permette di investire in maniera consapevole. Anzi, dovrebbe essere insegnata a scuola, soprattutto perché i ragazzi italiani, a livello europeo, sono tra quelli che hanno maggiori lacune".