Durante l'udienza preliminare, i pm hanno insistito con la loro ricostruzione e con le accuse che riguardano, tra gli altri, il compagno della ministra del Turismo, Dimitri Kunz, l'ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e società della galassia da cui la senatrice di FdI ha dismesso le cariche
La Procura di Milano ha ribadito la richiesta di processo per la ministra del Turismo Daniela Santanchè e per altri imputati per falso in bilancio sul caso Visibilia. I pm Marina Gravina e Luigi Luzi, durante l'udienza preliminare, hanno insistito con la loro ricostruzione e con le accuse che riguardano, tra gli altri, il compagno Dimitri Kunz, l'ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e società della galassia da cui la senatrice di FdI ha dismesso le cariche. "Tutti sapevano e tutti hanno taciuto" è la tesi sostenuta in aula dalla procura.
Lo "squilibrio finanziario"
Gli inquirenti contestano uno squilibrio finanziario che già, a partire dall’esercizio 2016, avrebbero 'compromesso' la spa e sono intenzionati a dimostrare come le successive scelte dei vertici abbiano causato quasi l'azzeramento del valore azionario. Nell'atto di chiusura indagine, la procura sottolinea come 15 delle 17 persone indagate, "con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, ciascuno in ragione delle cariche rivestite", abbiano omesso "ogni attività di accertamento sulla corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e sull'osservanza delle norme stabilite in tema di valutazione del patrimonio sociale, ed anzi esprimendo parere favorevole all'approvazione del bilancio" di Visibilia Editore spa, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, abbiano avuto come fine quello "di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto".