Scioperi, lunedì 28 ottobre stop ai trasporti in alcune città. Tutte le informazioni

Cronaca
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Introduzione

Giornata nera quella di lunedì 28 ottobre per chi viaggia a Roma. Le segreterie regionali di Usb Lavoro privato e Orsa hanno infatti proclamato uno sciopero di 24 ore in Atac per la giornata di lunedì, che interesserà autobus, filobus, metropolitane e tram della Capitale e la ferrotramvia Termini-Centocelle. Come riferisce Atac, durante l'astensione saranno comunque assicurate delle fasce orarie di garanzia: da inizio servizio alle 8.29, e dalle 17 alle 19.49.

 

Nella stessa giornata, possibili disagi nel trasporto pubblico anche in Piemonte e Umbria e nelle città di Napoli, Ascoli Piceno, Biella e Vercelli.

 

È previsto poi, per il prossimo 8 novembre, una nuova contestazione a livello nazionale. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Quello che devi sapere

Lo sciopero di lunedì 28 ottobre a Roma

A incrociare le braccia lunedì 28 ottobre sarà il personale della società Atac di Roma. Stop, quindi, a autobus, filobus, metro e tram nella Capitale per 24 ore. "Basta con i carichi di lavoro insostenibili, vogliamo sicurezza del personale, politiche salariali e indennità adeguate, salute del personale con interventi su mezzi, ambienti di lavoro e gallerie delle metropolitane salubri", spiegano le due sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero.

 

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Gli altri scioperi del 28 ottobre

Nella giornata di lunedì 28 ottobre, possibili disagi nel trasporto pubblico e ferroviario anche in altre località.

  • Piemonte: A incrociare le braccia, lunedì 28 ottobre, sarà il personale addetto alle operazioni di supporto della società FS Park in Piemonte. L'astensione avrà una durata di 8 ore: dalle 9.01 alle 16.59
  • Umbria: Stop anche al trasporto pubblico locale in Umbria, con lo sciopero del personale della società Busitalia Sita Nord della Regione. La contestazione avrà una durata di 24 ore, con varie modalità 

Gli altri scioperi del 28 ottobre /2

Saranno coinvolte in uno sciopero del trasporto pubblico anche le città di:

  • Napoli: Lo stop del trasporto pubblico locale coinvolgerà il personale della società Eav di Napoli e avrà una durata di 4 ore: dalle 9 alle 13 
  • Ascoli Piceno: Incroceranno le braccia i dipendenti della società Start di Ascoli Piceno per 24 ore
  • Biella e Vercelli: Stop al trasporto pubblico anche nelle due città piamontesi, dove a fermarsi per 4 ore sarà il personale di Atap. Lo sciopero inizierà alle 16 e terminerà alle 20.

 

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Lo sciopero dell'8 novembre

Sciopero nazionale del trasporto pubblico per il prossimo 8 novembre. Le sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno proclamato una giornata di astensione a livello nazionale, della durata di 24 ore e senza fasce di garanzia. L'obiettivo della contestazione è quello di "sollecitare il rinnovo del contratto di settore scaduto da dieci mesi". Le stesse sigle sindacali hanno organizzato una conferenza stampa per martedì 29 ottobre in cui illustreranno le ragioni e le modalità della mobilitazione dell'8 novembre, ma anche per esprimere le loro perplessità sulla manovra

I motivi dello sciopero nazionale

"Ci preoccupa la totale assenza, nelle misure previste dalla finanziaria, di un qualsiasi aumento del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale", ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Eugenio Stanziale, sottolineando che "non finanziare con risorse aggiuntive, in una fase delicata di rinnovo contrattuale, il fondo, dimostra la colpevole volontà da parte di questo esecutivo di non assicurare ai cittadini un servizio adeguato".

 

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I motivi dello sciopero nazionale/2

Anche per le associazioni di categoria del settore Agens, Anav, Asstra la misura di 120 milioni di euro, prevista nella manovra per il solo anno 2025, "è ampiamente insufficiente rispetto alle esigenze del trasporto pubblico locale", spiegano i sindacati. “La dotazione del Fondo nazionale trasporti ha subito, per effetto dell'elevata inflazione di questi ultimi anni, una diminuzione in termini reali di circa 800 milioni di euro all'anno, oltre le riduzioni dei ricavi del traffico". Le associazioni chiedono dunque che in fase di approvazione parlamentare la dotazione per il Tpl "sia significativamente incrementata e resa stabile"