Introduzione
La protesta indetta da Si-Cobas e Al-Cobas ha toccato vari comparti. Milano, Torino e Catania sono state le città con i disagi maggiori per lo stop di treni, bus, tram e metro. A incrociare le braccia sono stati anche i Vigili del Fuoco, i dipendenti Inps e del settore automotive. Venerdì e sabato sindacati in piazza a Roma contro il governo
Quello che devi sapere
Sciopero generale 18 ottobre
- Un altro “venerdì nero” sul fronte trasporti per lo sciopero generale di 24 ore proclamato da Si-Cobas e Al-Cobas. Dai treni a bus, metro e tram, per tutta la giornata si sono fermati alcuni mezzi pubblici, locali e nazionali, ma la mobilitazione ha coinvolto anche altri settori. Ecco quali
Per approfondire: Sciopero generale venerdì 18 ottobre, a rischio trasporti e non solo: cosa sapere
Le ragioni della protesta
- I sindacati Si-Cobas e Al-Cobas chiedono maggiori tutele per i lavoratori nei cambi d’appalto insieme ad una riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 37 ore e un aumento del salario per i dipendenti del settore trasporti. Come chiarito dalle sigle, la protesta è stata proclamata tra l'altro "contro le morti sul lavoro, per la sicurezza e la tutela della salute in tutti gli ambienti di lavoro, posto guida compreso, eliminando il rischio alla fonte e per un piano d’investimenti e di assunzioni straordinari in tutti i settori di pubblica utilità a partire dal trasporto pubblico fino a sanità, scuola e servizi sociali in genere". Tra le ragioni della protesta anche la proposta di investire parte delle spese militari in servizi per la popolazione
Milano e Lombardia
- I disagi per chi viaggia sono stati soprattutto nelle grandi città, in particolare a Milano e Torino. Atm, l’azienda del trasporto pubblico nel capoluogo lombardo, aveva comunicato la riapertura dalle 15 delle linee M2 e M4, dopo lo sciopero di stamani iniziato alle 8.45. Poi alle 18, una volta terminata la fascia di garanzia e ripreso lo sciopero, hanno chiuso di nuovo le linee metropolitane M1, M2 e M4. Restano in funzione le linee M3 e M5. Sulle linee di tram, bus e filobus, ha avvertito Atm, attese più lunghe.
- Restando in Lombardia, lo sciopero ha creato disservizi per chi viaggiava sulla funicolare Como-Brunate “dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino al termine del servizio”. Sempre AI-Cobas nella sua nota ha comunicato in breve le ragioni che hanno portato i lavoratori a proclamare lo sciopero. Una protesta "contro ogni forma di limitazione del diritto di sciopero e per l'abolizione degli accordi sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro a partire da quello del 10 gennaio 2014; per l'abrogazione dei penalizzanti salari d'ingresso ai neoassunti, il salario minimo di 1.600 euro netti mensili, forti aumenti salariali indicizzati all'inflazione reale, riduzione dell'orario di lavoro"
Torino
- Anche a Torino la mobilitazione ha alterato il regolare servizio urbano, suburbano e della metropolitana. In ogni caso sono state assicurate le fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Per quanto riguarda le autolinee extraurbane SFM1 Pont-Rivarolo-Chieri e SFMA Torino-Aeroporto-Cerese sono state coperte le fasce da inizio servizio fino alle 8 e dalle 14:30 alle 17:30
Catania
- A Catania hanno incrociato le braccia l’Azienda Metropolitana Traporti e Sosta S.p.A. Come annunciato dalla Segreteria della C.U.B Trasporti di Catania, il personale aderente all’iniziativa si è astenuto dal lavoro per 4 ore, dalle 10 alle 14
Roma
- Nella Capitale al contrario di quanto riferito in un primo momento, lo sciopero non è stato previsto. Atac e privati non hanno ricevuto la proclamazione, motivo per cui, nonostante la mobilitazione nazionale, tram, bus, metro e ferrovie ex concesse di Roma e del Lazio viaggeranno regolarmente
Altri settori coinvolti
- Alla protesta hanno aderito inoltre lavoratori del settore pubblico e privato, dalla scuola ad alcune categorie di dipendenti della pubblica amministrazione come l’Inps. Come stabilito dalla legge 12 giugno 1990 n. 146, alcune prestazioni essenziali sono state garantite
Scuola
- Come detto, la mobilitazione ha interessato anche il mondo della scuola. Alcuni istituti di qualsiasi ordine e grado sono rimasti chiusi per l’intera giornata
Vigili del fuoco
- Come da accordo nazionale, i Vigili del fuoco hanno articolato lo sciopero dalle 8 alle 14
Dipendenti Inps
- Alla contestazione hanno aderito anche i dipendenti Inps. Come comunicato dall’Istituto nazionale della Previdenza sociale per oggi era prevista la “possibilità di disagi causati dalla ridotta attività”
Manifestazione settore automotive
- Giornata di stop anche per i lavoratori metalmeccanici dell’automotive che hanno aderito allo sciopero proclamato dai sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. In mattinata c'è stata una manifestazione a Roma con partenza alle 9:30 da piazza Bernini e arrivo in piazza del Popolo. Per domani, 19 ottobre, i sindacati hanno organizzato un’altra manifestazione, sempre a Roma, contro il governo Meloni
I settori esclusi
- Dalla protesta erano esclusi alcuni comparti come la sanità pubblica, i servizi socio-assistenziali, le imprese che svolgono attività sulla rete ferroviaria e i lavoratori del trasporto aereo
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