Schillaci: "Le risorse ci saranno, la suddivisione è in corso". Le tabelle inviate a Bruxelles indicano 880 milioni nel 2025. Il ministero dell'Economia smentisce: "Sono 2,3 miliardi in più"
"Se dovesse essere confermato che per il 2025 sarebbero destinati alla Sanità solo 880 milioni e i restanti 3 miliardi a valere sul 2026, saremmo di fronte a una scandalosa mistificazione che vanifica tutti i proclami che sono stati fatti fino a oggi". Lo afferma Pierino Di Silverio, segretario del maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l'Anaao Assomed. "Siamo pronti - ha aggiunto - a forti azioni di protesta". Dalle tabelle inviate a Bruxelles, nelle quali sono tracciati per macrocategorie gli interventi previsti dalla manovra indicandone solo gli effetti finanziari ai fini del Pil, è possibile desumere gli importi della maggior spesa sul fronte sanitario: poco meno di 900 milioni per il 2025 e 3,250 miliardi per il 2026. Nella tabella con l'obiettivo di un "rafforzamento del sistema sanitario" per le "risorse a favore del personale sanitario e incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale" sono indicati valori finanziari in rapporto.
I fondi contestati
Il Ministero dell'Economia e delle finanze smentisce che alla Sanità siano destinati solo 880 milioni di euro nel 2025: "Alla sanità il prossimo anno andranno, rispetto al 2024, 2.366 milioni di euro in più". "Ci saranno sicuramente risorse, la suddivisione tra questo anno e l'anno prossimo è in corso. Appena abbiamo i dati, li daremo", afferma il ministro della Salute Orazio Schillaci. "Nonostante l'encomiabile impegno del ministro Schillaci per aumentare il finanziamento della sanità pubblica, i dati emersi dalla conferenza stampa sulla Legge di Bilancio 2025 mostrano chiaramente che il Ministero della Salute può ormai essere considerato 'senza portafoglio'". Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. "L'incremento di soli 900 milioni di euro per il 2025 - rileva - è del tutto insufficiente per affrontare le urgenti necessità di un Ssn in codice rosso, oltre che per sostenere le riforme avviate, in particolare quella sulle liste di attesa".
Medici: "Pochi 3,7 miliardi, spenderli bene"
I 3,7 miliardi di euro che sarebbero stanziati per la Sanità nella manovra "non sono una cifra sufficiente a colmare i gap esistenti rispetto all'Europa e proprio perché le risorse restano limitate bisogna capire bene come verranno spese. Per quanto riguarda il personale medico, se la defiscalizzazione sull'indennità di specificità medica annunciata verrà realizzata in due tranche, allora per noi sarebbe una presa in giro". Così il segretario del maggiore sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, commenta all'ANSA la legge di Bilancio approvata dal Cdm e lancia un appello: "Tassiamo le sigarette e l'alcol, come da tempo i medici chiedono, e utilizziamo le risorse per la sanità". "Il problema - spiega Di Silverio - sta nel come verranno utilizzate queste risorse: se davvero, come è stato ipotizzato, l'intenzione è quella di dividere in due tranche successive la defiscalizzazione sugli stipendi dei medici, per noi sarebbe una vera presa in giro. Così, infatti, si posticiperebbe un aumento per lo stipendio dei medici che invece chiediamo quale segnale immediato da parte del governo, perché non c'è più tempo".