Incidenti stradali, quali sono le regioni e province italiane con la mortalità più alta?

Cronaca
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Introduzione

Secondo i dati Aci-Istat, nel 2023 sulle strade italiane si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone che hanno provocato 3.039 decessi e 224.634 feriti. In pratica una media giornaliera di 456 incidenti, 8,3 morti e 615 feriti. Rispetto all’anno prima si tratta di un lieve calo dei morti. A Padova (-26 morti) e Novara (-23), si registra la diminuzione più significativa - in valori assoluti - del numero delle vittime sulle strade. All’opposto i peggiori aumenti sono stati a Venezia (+26) e Bologna (+21). La Sardegna è la regione con la mortalità più alta, rapportando i numeri alla popolazione. Seguono Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia-Romagna.

Quello che devi sapere

I numeri degli incidenti in Italia

  • Nel 2023 sulle strade italiane si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone (erano stati 165.889 nel 2022, +0,4% e 172.183 nel 2019, -3,3%), che hanno causato 3.039 decessi (erano stati 3.159 nel 2022, -3,8% e 3.173 nel 2019, -4,2%) e 224.634 feriti (erano stati 223.475 nel 2022, +0,5% e 241.384 nel 2019, -6,9%). In media, rispettivamente, 456 incidenti, 8,3 morti e 615 feriti ogni giorno. Sono i numeri che emergono dai dati Aci-Istat. Le statistiche provinciali mostrano, nel 2023, un lieve calo nel numero delle vittime. Aumentano, invece, seppure in misura contenuta, incidenti e feriti.

Per approfondire: Incidenti stradali mortali, i Paesi meno sicuri: Italia seconda in Ue

Il confronto con il 2019

  • Rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l'obiettivo 2030 fissato dalla Commissione Europea con il programma "Road safety policy framework 2021-2030" (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi) - 42 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 56, invece, questo numero è diminuito. In 9 Province il numero dei morti è rimasto stabile. In 8 province, inoltre, è stato già raggiunto l'obiettivo del dimezzamento delle vittime, rispetto al 2019. In Italia, infine, nel 2023, la riduzione delle vittime rispetto all'anno di benchmark è ancora contenuta ed è pari al 4,2%

Il confronto con il 2019

Padova prima per calo vittime

  • Sono Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) le province italiane in cui si è registrata nel 2023 la diminuzione più significativa - in valori assoluti - del numero delle vittime sulle strade. Guardando alla maggiore diminuzione percentuale di vittime, invece, al primo posto c'è Novara -68% (11 morti nel 2023, 34 nel 2022 e 19 nel 2019) seguita da Oristano -64% (5 morti nel 2023, 14 nel 2022 e 5 nel 2019) e Matera -57% (rispettivamente 10 morti nel 2023, 23 nel 2022 e 13 nel 2019)

Le province con i dati peggiori

  • Fanalino di coda per l'aumento del numero di morti per incidenti stradali Venezia (+26) seguita da Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20). Guardando alle percentuali la maglia nera va a Biella (+233%: 10 morti nel 2023, 3 nel 2022 e 8 nel 2019), a seguire Vibo Valentia (+200%: 9 morti nel 2023, 3 nel 2022 e 9 nel 2019) e Reggio Calabria (+200%: 30 morti nel 2023, 10 nel 2022 e 25 nel 2019). Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51)

L’indice di mortalità per province

  • In 13 province l'indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,82). Le situazioni più critiche a Nuoro (6,25) e in Sud Sardegna (6,14). Prato, Genova, Monza Brianza, Rimini, Fermo, Trieste e Milano sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti

La Sardegna è la regione con mortalità più alta

  • È la Sardegna la regione italiana dove c'è stata un'incidenza maggiore per la mortalità stradale, con dati rapportati alla popolazione: nel 2023 ci sono infatti stati 7 morti ogni 100mila abitanti. La media italiana è di 5,15 morti ogni 100mila abitanti. Molto alta la mortalità anche in Trentino Alto Adige (6,56), Veneto (6,36) ed Emilia-Romagna (6,26), mentre le regioni con meno morti in rapporto alla popolazione sono Campania (3,93), Lombardia (3,76) e Liguria (3,64)

I dati regionali (migliori e peggiori)

  • Le regioni con la più alta diminuzione - in valori assoluti – dei decessi sono state Piemonte (-63), Emilia Romagna (-32) e Lombardia (-25). Dall’altra parte della classifica, le regioni con il maggior aumento di vittime in valori assoluti sono Calabria (+35), Sicilia (+15) e Abruzzo (+13). Guardando invece i valori percentuali, le regioni nelle quali si è verificato il maggiore decremento dei decessi sono Valle d’Aosta (-50%), Basilicata (-41%) e Piemonte (-26%). Gli aumenti più alti, in termini percentuali, si sono rilevati in Calabria (+47%), Abruzzo (+22%) e Molise (+14%)

I dati sulle vittime della “mobilità dolce”

  • Nel corso del 2023, sono deceduti 485 pedoni (stessa cifra rispetto all’anno prima), 212 ciclisti (+8,1%) – di cui 12 su bici elettrica (-40%) – e 21 conducenti di monopattino (+31,3%). Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (71), seguita da Milano (26) e Napoli (22). Nella provincia di Milano si è registrato il più alto numero di ciclisti morti (11), seguono Latina (10) e Venezia (8). Dei 21 morti su monopattino, 3 sono concentrati nella provincia di Torino, 2 sia nella Provincia di Venezia sia di Roma.

Per approfondire: Firenze, Consiglio di Stato: no all'obbligo di casco in monopattino per i maggiorenni

I dati sulle vittime della “mobilità dolce”