Nuovi sviluppi sul giallo della donna morta a dicembre 2021 a Trieste, e trovata in un boschetto vicino casa con la testa chiusa in due buste di plastica. Le indagini hanno coinvolto periti ed esperti di vari settori, interpellati per cercare di individuare la dinamica e gli eventuali responsabili
È improbabile che il corpo di Liliana Resinovich fosse nel bosco da molto tempo, perché nessuno degli animali si era avvicinato al cadavere quando è stato trovato. È il parere dello zoologo Nicola Bressi, consultato dalla famiglia Resinovich, secondo il quale dall'analisi dei comportamenti degli animali si può tentare di fare chiarezza sul giallo della 63enne morta a Trieste nel dicembre 2021.
Il corpo della donna era stato rinvenuto nel boschetto vicino casa il 5 gennaio 2022 con due buste di plastica in testa. Per i consulenti individuati dalla Procura di Trieste il decesso è avvenuto "per soffocamento", e per alcuni mesi sembrava si trattasse di suicidio. Negli anni, però, le indagini hanno portato a galla nuovi elementi che farebbero pensare all'omicidio o al femminicidio. Per questo sono stati coinvolti anche esperti di zoologia ed entomologia (lo studio degli insetti).
Il parere dello zoologo
"Quel cadavere era lì da un giorno, non di più", dato che la zona è abitata da molti animali. "Io sono nato in quel rione - ha detto Bressi al Piccolo - conosco particolarmente bene quell'area e gli animali che la popolano", è "collegata direttamente con il Carso". Il cadavere, per Bressi, è su una pista battuta dai cinghiali e dalle volpi, per questo ritiene che sia "altamente improbabile che quel corpo, carne a tutti gli effetti per un animale, possa essere rimasto lì per venti giorni, nemmeno per una sola settimana, senza che alcun animale abbia dato un morso o, per curiosità, abbia leggermente spostato i sacchi, per annusare, per capire cosa ci fosse lì sotto".
Gli altri esperti coinvolti nelle indagini
Su vestiti e sacchi sono state trovate anche formiche, riporta Il Piccolo, sottolineando che questo aspetto è all’attenzione dall’entomologo Stefano Vanin che, su incarico della Procura con Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone affianca l'antropologa forense Cristina Cattaneo nell'esame dei resti di Liliana nell'ambito della nuova perizia medico-legale disposta dal gip Luigi Dainotti.
approfondimento
Caso Resinovich, possibile svolta dall’analisi dei tabulati telefonici
L'ipotesi di omicidio
Il corpo di Liliana Resinovich era stato riesumato a febbraio di quest’anno per effettuare una nuova autopsia e cercare nuovi indizi sulla sua morte. Sergio Resinovich, fratello di Liliana, aveva dichiarato che sua sorella "non aveva ragioni per suicidarsi”, e che “più andiamo avanti con le indagini e più mi convinco di come questa ipotesi sia assurda e inverosimile".
La relazione con l'amico Sterpin
A marzo poi sono emersi nuovi dettagli sulla relazione della donna con l’amico Claudio Sterpin, dal quale si stava recando in visita quando è uscita di casa prima di morire. Secondo quanto rilevato dalle intercettazioni che hanno coinvolto il marito della donna, Sebastiano Visintin, tra il 1990 e il 1991 sarebbe rimasta incinta di Sterpin. "Mia sorella e Claudio Sterpin, da sempre, hanno avuto una 'relazione speciale' che, con alti e bassi, si è trascinata negli anni, fino agli ultimi tempi – ha dichiarato il fratello di Liliana - questo ormai si può considerare un dato certo, nonostante il marito Sebastiano continui goffamente a negare".
La svolta dei tabulati telefonici
Ad agosto l'ultima rivelazione: il legale di Sergio Resinovich, fratello della donna, ha parlato di una "anomala discrasia" tra quanto risultava dai tabulati telefonici e quanto invece è stato memorizzato dal telefono cellulare di Liliana. L’avvocato Nicodemo Gentile aveva chiesto un'estensione della consulenza tecnica, segnalando che tra le 11.24 e le 13.06 - quando Liliana Resinovich è uscita e ha lasciato il telefono a casa - dai tabulati risultava un'attività della quale, sul telefono della donna, non c'era traccia. Inoltre, risultava cancellata la chiamata delle 8.22 del 14 dicembre 2021 tra Liliana e l'amico Claudio Sterpin.