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Uragano Kirk verso l'Europa, dove colpirà? Avrà effetti anche in Italia?

Cronaca
Noaa

Al momento si trova in pieno Atlantico: di categoria 4, i suoi venti raggiungono i 230 km/h. Quando toccherà le acque fredde dell’Atlantico settentrionale diventerà un ciclone post-tropicale, perdendo un po' di potenza ma rimanendo comunque capace di portare sul Continente venti di burrasca che potrebbero superare i 120 km/h

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L’uragano Kirk si muove verso l’Europa. Per ora si trova ancora in pieno Oceano Atlantico, ma nelle prossime ore – evidenziano i meteorologi – si avvicinerà al Vecchio Continente. Per il momento la sua potenza ha raggiunto la categoria 4, su una scala che va da un minimo di 1 a un massimo di 5, e i suoi venti toccano i 230 km/h. Dove colpirà in Europa? E che effetti avrà sull’Italia? (LE PREVISIONI METEO).

Da uragano atlantico a ciclone post-tropicale

Il portale iLMeteo.it ricorda come l’eventualità che gli uragani atlantici riescano a raggiungere l’Europa non sono poi così alte, nonostante ci siano eccezioni degne di nota. Di solito gli uragani durante il loro percorso prendono comunque una forma diversa, trasformandosi in tempeste extratropicali, a cause del contatto con le acque fredde dell’Atlantico del Nord. È questo che dovrebbe succedere anche a Kirk, almeno secondo il Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’agenzia governativa Usa che, tra le altre cose, monitora proprio gli uragani. Insomma, quando toccherà le acque fredde dell’Atlantico settentrionale, anche Kirk diventerà un ciclone post-tropicale.

Venti di burrasca anche oltre i 120 km/h

La trasformazione da uragano a ciclone post-tropicale non significa però che Kirk diventerà innocuo. Le stime prevedono infatti che porterà forti piogge sull’Europa, con venti di burrasca che potrebbero superare i 120 km/h. 

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In quali Paesi europei arriverà Kirk

Stando alle previsioni attuali, Kirk toccherà il Continente intorno alle prime ore di mercoledì 9 ottobre, partendo dal Nord della Penisola Iberica. Poi dovrebbe spostarsi verso Francia, Belgio e Paesi Bassi. Il giorno dopo, giovedì 10, raggiungerà la Germania del Nord, la Danimarca e la Svezia. È qui, nell’area scandinava – si legge su Meteo Giuliacci.it – che a causa dello scontro con l’atmosfera più fredda potrebbe scatenare tempeste di neve.

Gli effetti di Kirk sull’Italia

Kirk avrà qualche effetto anche sull’Italia? Forse, spiegano gli esperti. Siccome la Penisola è fuori dalla sua traiettoria prevista, il ciclone potrebbe essere responsabile solamente di qualche perturbazione indirettamente legata al suo passaggio in altre zone d’Europa. 

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