A Palermo entrerà in vigore il piano di razionamento dell’acqua con interruzioni dell’erogazione in diversi quartieri per 24 ore a rotazione. La situazione è particolarmente grave a Caltanissetta, dove i cittadini ricevono acqua solo una volta ogni otto giorni
Da oggi, lunedì 7 ottobre, in Sicilia acqua razionata per due milioni di persone. L'isola sta affrontando una delle peggiori crisi idriche della sua storia recente. A Palermo entrerà in vigore il piano di razionamento dell’acqua con interruzioni dell’erogazione in diversi quartieri per 24 ore a rotazione. La situazione è particolarmente grave a Caltanissetta, dove i cittadini ricevono acqua solo una volta ogni otto giorni. Anche Enna sta vivendo una situazione drammatica: le riserve della diga dell'Ancipa sono sufficienti solo fino al 20 novembre, e i comuni dipendenti dall'invaso, come Troina, Nicosia e Gagliano, ricevono acqua solo ogni 7 giorni. E la situazione è destinata a peggiorare. Se non ci saranno precipitazioni significative, buona parte della Sicilia si ritroverà senza acqua durante il periodo natalizio.
Situazione allarmante
La cabina di regia sulla crisi idrica, tenutasi lo scorso 30 settembre, ha evidenziato una situazione allarmante: negli invasi della regione ci sono solo 60 milioni di metri cubi di acqua (rispetto ai 300 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso). Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha assicurato di essere al lavoro per trovare soluzioni durature: "Non si devono solo tappare i buchi ma elaborare soluzioni strutturali per mettere in sicurezza il nostro sistema idrico". Una delle misure adottate dalla Protezione civile regionale è il "piano pozzi e autobotti", che prevede l'acquisto di 190 autobotti e l'invito ai sindaci di cercare nuovi pozzi. Tuttavia, il piano finora ha portato pochi benefici. Alcune province non hanno ancora fatto richieste, e i pozzi individuati in alcune zone, come Caltanissetta, contengono acqua contaminata e quindi inutilizzabile.
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Il piano di razionamento
A luglio, il capo della Protezione civile e coordinatore della cabina di regia della Regione, Salvo Cocina, aveva bloccato l'ipotesi di un piano di razionamento ma adesso non ci sono alternative. Il razionamento - insieme ad altre misure strutturali come l’acquisizione di nuovi pozzi e l’attuazione di interventi per la riduzione delle perdite - dovrebbe spostare in avanti, almeno oltre la fine dell'anno, l'esaurimento delle risorse idriche accumulate. Sperando poi anche nelle piogge. La situazione e gli eventuali disagi alla popolazione saranno costantemente monitorati e ogni 15 giorni riferiti alla Cabina di regia per eventuali modifiche. Intanto l'invito alla cittadinanza è sempre lo stesso: un uso consapevole dell'acqua, evitare gli sprechi e limitarne "fortemente" l'utilizzo non riconducibile a necessità idropotabili ed igienico-sanitarie.