L’evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese e organizzato per il tredicesimo anno dal Fondo per l’Ambiente Italiano, si svolgerà oggi e domani. In programma ci saranno anche numerosi itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici
L’appuntamento con le Giornate Fai d’Autunno 2024 a Torino e in Piemonte torna anche quest’anno con un fine settimana ricco di cultura, alla scoperta delle bellezza artistiche e architettoniche della città sabauda e del resto della regione piemontese. Per questo evento saranno aperti palazzi storici, dimore di lustro, musei, ville, collezioni d’arte, chiese, castelli, esempi di archeologia industriale, aree archeologiche, biblioteche, laboratori artigiani e siti produttivi normalmente non accessibili o visitabili solo su prenotazione. In programma ci saranno anche numerosi itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. L'elenco completo dei luoghi visitabili e delle modalità di partecipazione all’evento, da inizio ottobre sul sito del Fai
I luoghi aperti a Torino
Numerosi e variegati i luoghi che apriranno a Torino e in Piemonte. Iniziando dal capoluogo con l'apertura del Palazzo Graneri Della Roccia. L’edificio sorge nel primo ampliamento verso il Po e risulta uno dei più sontuosi palazzi nobiliari torinesi, sia per l'articolazione e l'ampiezza degli spazi, sia per i materiali impiegati. (Sabato: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00. Domenica: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00). Aperta anche Villa Rey situata sulla sommità di levante della collina torinese, in zona Madonna del Pilone. È una delle più antiche e imponenti strutture che dal primo Seicento vengono costruite a corona della città capitale del Ducato. (Sabato: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00. Domenica: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00)
Una villa su un terrazzamento naturale
Sempre a Torino, apre Villa Dall’Agliè, posizionata su un terrazzamento naturale della collina torinese. Al di sopra della strada di collegamento verso San Mauro e la Val Cerrina, la Villa è parte del vasto sistema di “vigne”, che dall'inizio del XVII secolo contrassegnano i colli intorno alla città: a questo periodo fanno riferimento le prime citazioni, che testimoniano la sua vicinanza alla più celebre Villa Emanuella, proprietà del duca Carlo Emanuele I (Sabato: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00. Domenica: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00).
Un'apertura straordinaria
Aperto anche il Comando provinciale del Vigili del Fuoco di Torino nella periferia ovest della città. L’edificio, struttura moderna, risalente agli anni 60-70 del '900, ha sostituito la storica Caserma delle Fontane di Santa Barbara, per cento anni Sede Centrale, dal 1883 al 1983, presso piazza della Repubblica. La caserma è aperta eccezionalmente nelle Giornate FAI d’Autunno per celebrare i 200 anni dalla nascita del Corpo a Torino, istituito dal re Carlo Felice il 22 ottobre 1824. I visitatori potranno osservare la Sala Operativa, incontrare nel cortile le Unità Cinofile e conoscere le peculiarità di alcuni mezzi storici e delle odierne autopompe. (Sabato: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00. Domenica: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00).
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Mondovì
A Mondovì è aperta la funicolare e fonderia di campane nata nel 1886 per risolvere il difficile collegamento fra i rioni di Breo e Piazza, è stata una delle prime in Italia. Inizialmente funzionava a vapore, ma ben presto si passò al sistema a contrappeso d'acqua, più efficiente, che riuscì a trasportare 700 persone al giorno. Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30), frequenza corse ogni 10 minuti. Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30).
Ivrea
Imperdibile anche il Castello di Ivrea, situato nella parte alta della città, è noto con la denominazione “dalle rosse torri”, coniata da Giosuè Carducci. Il poderoso edificio, a pianta quadrata, con vasto cortile e rafforzato agli angoli da slanciate torri cilindriche, di cui la maggiore fu gravemente danneggiata nel 1676 da un fulmine, fu costruito nel 1358 su committenza di Amedeo VI di Savoia, per scopi difensivi. (Sabato: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00. Domenica: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00).
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Uno sguardo sulla città di Susa
A Susa vale la pena visitare i due campanili di San Giusto e Santa Maria Maggiore situati nel centro storico di Susa, cuore dell’antica Segusium romana e medievale. Risalente all’XI secolo, il campanile di San Giusto, appartenente al complesso della Cattedrale, è alto 51 metri e nel corso del tempo ha subito varie modifiche, tra cui l’aggiunta della cuspide e delle guglie nel XV secolo. Ha tre ordini inferiori con monofore, mentre i tre superiori sono scanditi, dal basso, con bifore, trifore e quadrifore. Durante la visita, oltre a conoscere la storia del bene, sarà possibile ammirarne l'architettura dall'interno ed avere uno sguardo unico su tutta la città. (Sabato: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00. Domenica: 10:00 - 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00).
Un'occasione solo per gli iscritti al Fai
A Biandrate il Giardino segreto di Sebastiano Vassalli, l’ingresso riservato agli iscritti FAI. L’abitazione in origine era una casa parrocchiale, le cui fondamenta risalgono al XVI secolo. Tra i pochi documenti d'epoca che vi erano conservati quando Vassalli la comprò, vi erano due volumi di litanie della Chiesa novarese fatti stampare dal vescovo Carlo Bascapè, uno dei protagonisti della “Chimera”, romanzo Premio Strega nel 1990. Dalle finestre della casa, inoltre, si possono vedere le Alpi che hanno ispirato molti altri suoi romanzi.