Le attiviste di Non una di meno, assieme ad altri movimenti transfemministi e ai gruppi studenteschi, si sono ritrovate in piazza a Roma, sotto il ministero della Salute, per riaffermare "il diritto di decidere sui propri corpi e sulla propria sessualità". In centinaia anche a Torino
Manifestazioni contro ogni arretramento sul diritto di scelta delle donne in materia di aborto si sono svolte a Torino e Roma, in occasione della Giornata internazionale dell'aborto libero e sicuro. A promuoverle 'Non una di meno' con il sostegno di associazioni femministe e di gruppi studenteschi. Nel capoluogo piemontese centinaia di attivisti hanno protestato davanti all'ospedale Sant'Anna contro le politiche della Regione in materia di interruzione della gravidanza, presenti anche diversi esponenti dem. Alcuni manifestanti sono entrati nel cortile dell'ospedale improvvisando un sit-in.
Centinaia di persone in corteo anche a Roma
Srotolato anche uno striscione con la scritta 'Sant'Anna occupato'. Nel mirino c'era l'apertura della 'Stanza dell'Ascolto' che per i manifestanti sarebbe "uno sportello" per "intercettare le persone che hanno già scelto di abortire e convincerle a non farlo". 'Ve lo distruggiamo sto patriarcato', si leggeva su uno striscione. A Roma un corteo di centinaia di persone si è snodato a Trastevere tra il ministero della Salute e piazza San Cosimato, aperto da uno striscione con la scritta 'Interruzione volontaria di patriarcato'. All'iniziativa hanno aderito gruppi femministi e transfemministi e la Rete Nazionale Consultori e Consultorie. "Aborto si', aborto no, questo lo decido io", uno degli slogan scanditi.