Un operaio forestale ha aperto il fuoco in casa questa mattina: ha ucciso sua moglie, sua figlia e suo figlio. Il padrone dell'abitazione in cui la famiglia viveva in affitto, è in fin di vita
Un operaio forestale - Roberto Gleboni - ha aperto il fuoco contro la sua famiglia, questa mattina a Nuoro, e ha ucciso - secondo quanto appreso fino ad ora - la moglie Giusi e due figli: Martina, di 26 anni, e Francesco, di 8. Feriti un terzo figlio e il padrone della casa in cui la famiglia viveva in affitto, Paolo Sanna: è in fin di vita ed è ricoverato in Rianimazione al San Francesco di Nuoro. Il killer, dopo aver sparato alla famiglia, si è recato a casa dell'anziana madre ferendola alla testa e suicidandosi. Sul posto i Carabinieri che stanno cercando di ricostruire l'accaduto. Ancora non chiaro il movente della strage.
Killer aveva il porto d'armi
Intanto, è stata ritrovata la pistola usata da Roberto Gleboni. Si tratta di una calibro 7,65, regolarmente detenuta dall'uomo, che era un appassionato di armi e possedeva il porto d'armi. La pistola era a casa dell'anziana madre, dove Gleboni si era recato, dopo aver sparato alla moglie, ai tre figli e a un vicino di casa, per sparare anche alla madre, prima di togliersi la vita.
La testimonianza di un vicino
"Roberto era una persona tranquillissima, molto disponibile. Giorni fa mi avevano rubato la macchina e lui mi voleva prestare la sua, sapendo che mi serviva". A parlare è un vicino di casa di Roberto Gleboni. Secondo la testimonianza Gleboni era un sindacalista della Cisl e amante degli animali. "Era un operaio forestale, guidava i mezzi - racconta il vicino di casa - w questa mattina non ho sentito niente, stava tuonando. Lui abitava al pian terreno del palazzo di via Ichnusa, era in affitto nella casa della sorella del vicino che è stato ferito. I vicini di casa hanno sentito gli spari e hanno chiamato la Polizia".