Sangiuliano - Boccia, “liti e graffi” nelle chat allegate alla denuncia dell'ex ministro

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Diffusi dal quotidiano la Verità una serie di messaggi contenuti nelle chat private tra l'ex ministro della Cultura e l'imprenditrice di Pompei. Le conversazioni riportate sono parte della documentazione allegata alla denucia di Sangiuliano nei confronti della donna

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Il quotidiano La Verità ha pubblicato una serie di messaggi delle chat tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Si tratta di elementi che fanno parte della documentazione allegata alla denuncia presentata dal legale dell'ex ministro della Cultura, a carico dell'imprenditrice di Pompei. 

Le chat tra Sangiuliano e Boccia

Diversi i passaggi delle conversazioni riportati. "Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto", reciterebbe uno dei messaggi di Sangiuliano indirizzati a Boccia, che risponde: "Hai ragione". Poi un riferimento a quanto accaduto la notte tra il 16 e il 17 luglio: "Sfregiato [...] Se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo". E lei: [Mi hai letteralmente mandato fuori di testa [...] mi hai portato a un punto imbarazzante [...] mi hai fatto diventare una iena". A metà luglio Sangiuliano era apparso con un cerotto in fronte. Nella denuncia di Sangiuliano viene spiegato – scrive La Verità – che Boccia, al culmine di un litigio, avrebbe graffiato l’allora ministro con le unghie, provocandogli la ferita sulla fronte.

Il patto di riservatezza

Secondo quanto riferisce il quotidiano, Boccia avrebbe chiesto all'ex ministro di poter controllare il suo cellulare. La Verità scrive inoltre di aver appreso che Boccia avrebbe proposto a Sangiuliano di firmare un patto di riservatezza secondo cui lui non l'avrebbe più dovuta cercare e lei non avrebbe mai rivelato la loro presunta storia intima. Ma, in alcuni dei messaggi riportati, Sangiuliano dice di rifiutarsi di firmare alcun documento.

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Su Instagram Maria Rosaria Boccia ha postato link ad articoli, senza commentare, poi ha riprodotto un frame de “Il processo di Frine", ultimo episodio del film Altri tempi diretto da Alessandro Blasetti. Nel film una popolana viene processata per aver tentato di avvelenare insieme marito e suocera. Grazie alla sua bellezza, l'avvocato difensore nominato d'ufficio - interpretato da Vittorio de Sica - riesce con l'arringa a ribaltare la situazione, trascinando pubblico e giurati dalla parte dell'imputata.

Garante privacy su Sangiuliano: garantire dignità di tutti

In relazione alla vicenda inerente all'ex Ministro Gennaro Sangiuliano, il Garante privacy ha richiamato oggi media e siti web e al più rigoroso rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e, in particolare, al criterio dell'essenzialità dell'informazione. È, peraltro, indispensabile - sottolinea il garante - garantire la dignità di tutte le persone coinvolte, procedendo a una valutazione più approfondita circa l'oggettiva essenzialità di dettagli e informazioni relativi ad aspetti intimi, omettendone la pubblicazione quando non rispondono a un'esigenza realmente informativa su vicende di interesse pubblico.

Post di Maria Boccia

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