Liceo Made in Italy, Consiglio di Stato frena e opposizioni attaccano. Miur: Nessuno stop
CronacaLa Sezione Consultiva per gli Atti Normativi ha espresso alcune perplessità e ha sospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento. Dubbi anche sui costi: nella relazione tecnica non viene precisato che "tale disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". M5S: "Ennesima prova dell'incapacità di Valditara". Pd: "Un altro fallimento del governo". Il ministero: Valditara: "Bocciatura è fake news"
Il Consiglio di Stato frena sul nuovo liceo del Made in Italy. La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi ha espresso alcune perplessità e ha sospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento. E le opposizioni attaccano, con il M5S che parla di "ennesima prova dell'incapacità di Giuseppe Valditara". Il Pd: "Ecco cosa accade a fare le riforme di fretta, solo per inseguire un titolo di giornale". "Il parere del Consiglio di Stato è interlocutorio e non definitivo - replica in una nota il ministero dell'Istruzione - Nella giornata di oggi è pervenuto il parere della Conferenza Stato-Regioni, che è pienamente favorevole. Peraltro, nel parere del Consiglio di Stato non vengono poste osservazioni rilevanti e, dunque, non ci sarà alcuno 'stop'". Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: "La bocciatura è una fake news".
Le motivazioni e i dubbi del Consiglio di Stato
In via transitoria, il ministero dell'Istruzione aveva previsto anche la possibilità di costituire le classi prime di questo liceo su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l'opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane, previo accordo tra l'ufficio scolastico regionale e la Regione, esclusivamente sulla base del quadro orario del piano degli studi per il primo biennio. Al riguardo, la Sezione ha posto in rilievo l'incompleta attuazione della procedura istruttoria perché il ministero non ha prodotto il preventivo parere della Conferenza unificata. Inoltre, la Sezione Consultiva ha espresso perplessità in relazione all'introduzione del nuovo regolamento relativo proprio all'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del liceo del Made in Italy e ha chiesto di rivedere la formulazione relativa al rapporto tra approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità. Dubbi anche in merito alla Fondazione "Imprese e competenze per il Made in Italy", incaricata di supportare il potenziamento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Il Consiglio di Stato ha chiesto maggiore chiarezza sui significati di "potenziamento" e "ampliamento" e si è mostrato inoltre preoccupato sui costi di questo liceo, constatando che su questo punto nella relazione tecnica di accompagnamento non viene specificamente precisato che "tale disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". Alla luce di queste perplessità la Sezione, in attesa che l'Amministrazione acquisisca e trasmetta il preventivo parere della Conferenza unificata, ha intanto sospeso l'emissione del parere.
Valditara: "Bocciatura è una fake news"
"Io sono rimasto un po' basito nel leggere alcune dichiarazioni degli esponenti dell'opposizione e anche di qualche sindacato che ha parlato di stop, di bocciatura del liceo del Made in Italy da parte del Consiglio di Stato. In realtà è una colossale fake news, come lo dimostrerà poi il prosieguo degli eventi. Il Consiglio di Stato, come si fa normalmente, attendeva il parere della conferenza Stato - Regioni, senza il cui parere ovviamente il Consiglio di Stato non si sarebbe potuto pronunciare. Il parere è arrivato oggi ed è ampiamente positivo", ha detto Valditara davanti al Senato. "Quell'ostacolo, tra virgolette, al parere favorevole del Consiglio di Stato, che infatti si è espresso in maniera meramente interlocutoria, è stato rimosso - ha aggiunto - E ha fatto anche due osservazioni che leggo. Il Consiglio di Stato anziché 'approfondire e sviluppare' suggerisce di utilizzare la frase 'sviluppare e approfondire'. Questa considerazione rispettabilissima ma meramente lessicale, che potrà essere accolta senza alcun problema, non è certamente una bocciatura di un regolamento".
Valditara: "Sul liceo del Made in Italy l'iter riprende"
"Il Consiglio di Stato si è semplicemente limitato a volere contezza sulla sostenibilità finanziaria. Noi daremo una chiara spiegazione dal momento che l'organo deputato è la ragioneria dello Stato che ha bollinato il regolamento e dunque non vi è alcun problema da questo punto di vista. Vi è piena compatibilità e sostenibilità finanziaria, come d'altro canto certificato, e il Consiglio di Stato non ha messo in dubbio, ha semplicemente chiesto qualche ulteriore chiarimento", ha detto ancora Valditara. "L'iter dunque riprende - ha ribadito - ci sarà una decisione definitiva del Consiglio di Stato che ci attendiamo senz'altro favorevole. L'iter andrà poi alle commissioni parlamentari e ritornerà al governo come qualsiasi regolamento governativo. Credo che prima di dare certe notizie forse bisognerebbe approfondirle un poco di più perché altrimenti si crea quell'allarmismo che non serve soprattutto in un momento di così tanta tensione".
Urso: "Si tratta di un anno pilota"
I primi corsi del liceo del Made in Italy "sono già iniziati in queste ore. La questione riguarda il piano triennale successivo. Il liceo Made in Italy andrà avanti", ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. I primi licei - aggiunge - sono stati aperti o saranno aperti in queste ore e in questi giorni rispetto al calendario scolastico delle singole regioni. È stato fatto un lavoro straordinario nel nostro Paese che in così pochi mesi si istituisce un corso scolastico così importante. Si tratta però di un anno pilota in cui sperimenteremo come questi corsi saranno attuati e poi io sono convinto che nel prossimo anno molti di più saranno attivati tanti più giovani potranno usufruirne. Mi auguro che tutti i corpi dello Stato lavorino insieme nell'interesse del Paese".
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M5s: "Una figuraccia assoluta"
"Lo stop del Consiglio di Stato al liceo del made in Italy è l'ennesima prova dell'incapacità di Giuseppe Valditara. Un ministro che si riempie la bocca del 'merito' non è stato nemmeno in grado di garantire un normale iter burocratico, dimenticandosi di un passaggio importante come quello in Conferenza unificata", dicono gli esponenti M5S in Commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato. "Ma anche il 'costo zero' sbandierato sulla riforma, tale non sarebbe. Ciliegina sulla torta, il ministro si fa riprendere anche sull'utilizzo delle parole nei testi delle carte ministeriali. Insomma una figuraccia assoluta, l'ennesima dopo il flop delle iscrizioni - proseguono - L'emblema dell'incapacità di questo ministro e del governo Meloni di intervenire sulla scuola in maniera organica e coerente. Sono capaci solo di piantare bandierine ideologiche che alla prova dei fatti vengono bocciate dalle famiglie e dalle autorità indipendenti. Che pena".
Manzi (Pd): "Ennesimo fallimento del governo"
"Il liceo del Made in Italy dopo essere stato sonoramente bocciato dalle famiglie, viene bloccato dal Consiglio di Stato. L'ennesimo fallimento del governo Meloni. Il massimo organo della giustizia amministrativa, che esprime un parere obbligatorio e vincolante, ha espresso rilievi molto significativi che di fatto smontano questa riforma nata male e realizzata peggio - attacca Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd - In particolare, manca il preventivo parere della conferenza Stato-Regioni e non sono previste le risorse necessarie. Adesso si allunga e non poco l'iter burocratico e la roboante riforma del nuovo liceo è rinviata a data da destinarsi. Ma erano state già le famiglie, i docenti e i dirigenti a mettere la parola fine a questa pseudo riforma, aderendo in modo molto limitato alla sperimentazione promossa dal ministero. Valditara invece di occuparsi di imporre la sua visione ideologica tra i banchi di scuola, stia più attento agli atti del suo ministero".
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De Cristofaro (Avs): "Ottima notizia il blocco del liceo Made in Italy"
"Il Consiglio di Stato blocca il Liceo del Made in Italy, voluto dalla Presidente Meloni, un provvedimento di bandiera che ha cercato di camuffare i tagli alla scuola e i provvedimenti autoritari dal sapore gentiliano come quelli sul voto di condotta e la reintroduzione del voto numerico nella scuola primaria", afferma anche il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. "Un percorso scolastico a cui ci siamo da subito opposti - continua il senatore - e centrato sul bisogno di sviluppare nelle alunne e negli alunni competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi di un Made in Italy esaltato, peraltro, in chiave 'quasi-autarchica'. Da sempre abbiamo detto che la scuola deve insegnare altri valori, così come sancito dalla Costituzione, incentrati principalmente sulla cooperazione e la condivisione, anziché sulla competizione. Il Governo - conclude De Cristofaro - si preoccupi invece di dare le giuste risposte a risolvere il problema del precariato, a diminuire gli alunni per classe, a coprire le cattedre ancora scoperte soprattutto sul sostegno agli alunni disabili e a fermare il miope dimensionamento scolastico".
Boschi (Iv): " Su liceo Made in Italy cronaca di una morte annunciata"
"Sul liceo del Made in Italy la cronaca di una morte annunciata. Lo stop del Consiglio di Stato era prevedibile, ma la vera bocciatura è arrivata dai ragazzi e dalle famiglie dato che in tutto il Paese ci sono state appena 390 iscrizioni, lo 0,08% del totale. Iscrizioni disperse tra 90 scuole di 19 regioni, con deroghe per formare molte classi. Siamo stati facili profeti quando abbiamo segnalato al ministro Valditara che il metodo, il merito e la tempistica erano sbagliati", dichiara la deputata di Italia Viva Marie Elena Boschi. "Un percorso formativo in chiave sovranista, che ha spiazzato gli istituti e gli stessi studenti, diventando un vero flop. Ancora una volta abbiamo la prova evidente che il Governo preferisce la propaganda all'interesse delle nuove generazioni, al futuro del Paese".