Il filmato è stata una delle prove decisive per far crollare e confessare il killer della trentenne, uccisa la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo
Nuovi dettagli emergono dalle indagini sul delitto di Sharon Verzeni. Sono stati diffusi i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza che mostrano il killer Moussa Sangare subito dopo l'omicidio. Il video che li raccoglie mostra il trentenne alle 1:12 di notte mentre si trovava in via XXV Aprile a Chignolo d'Isola, una località vicina a Terno d'Isola, dove la 33enne è stata assassinata.
Il filmato fondamentale per far crollare Songare
Queste riprese hanno giocato un ruolo cruciale nelle indagini, uno degli elementi fondamentali che hanno portato il pm Emanuele Marchisio con gli investigatori a non avere dubbi sulla colpevolezza di Sangare che, dopo aver tentato di dare giustificazioni con "falsità evidenti", è crollato e ha confessato. Nell'interrogatorio di lunedì scorso, aveva cercato di difendersi negando, in sostanza, l'evidenza: mai, aveva detto, si era "recato, negli ultimi mesi, a Terno d'lsola", si legge nell'ordinanza con cui il gip Raffaella Mascarino ha convalidato il fermo e disposto il carcere. Ma quanto gli è stato mostrato il video che riprendeva "il suo percorso notturno" ha ammesso di "essere stato presente sul luogo del fatto, indicando, tuttavia come autore, dell'omicidio, un altro fantomatico soggetto, di cui forniva una descrizione sommaria e incoerente". Poi, dopo un'altra serie di bugie per tentare di scagionarsi, la confessione.