Ostia, molestano tre ragazzine in spiaggia e rischiano il linciaggio: condannati

Cronaca
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Condannati con rito abbreviato un 36enne e un 28enne, entrambi di origine egiziana. I fatti contestati risalgono a Ferragosto: i due  uomini hanno rischiato di subire la collera dei bagnanti presenti sul litorale ostiense

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Due casi distinti di molestie sessuali ai danni di ragazzine, stesso posto, la spiaggia di Ostia, e stessa conclusione: due condanne a tre anni e quattro mesi con rito abbreviato. Questo l’epilogo per due uomini di origine egiziana, uno di 36 anni e uno di 28, fermati nel giorno di Ferragosto. Il sostituto procuratore Giorgio Orano ha accusato entrambi di violenza sessuale e, come conseguenza della scelta del rito abbreviato, la loro pena è stata ridotta di un terzo. Entrambi i molestatori hanno rischiato il linciaggio da parte dei bagnanti.

Il primo episodio la mattina di Ferragosto

La vicenda ha inizio il 15 agosto mattina, quando una ragazza appena maggiorenne riceve un abbraccio non gradito da un uomo ma riesce ad allontanarlo. Lui, pizzaiolo di professione, avrebbe allora preso di mira un’altra vittima, questa volta 15enne. “Le ho solo sfiorato la gamba”, avrebbe raccontato in aula. Le testimonianze però raccontano che l’uomo si sarebbe avvicinando alla giovane malcapitata cercando di bloccarla e palpeggiandola. Un bagnino ha notato la situazione, è intervenuto e ha chiamato la polizia destando anche l’attenzione degli altri bagnanti, una quarantina quelli presenti in spiaggia in quel momento. Quando la polizia è giunta sul posto ha dovuto faticare per contenere la rabbia della folla e fermare il 36enne. 

Il copione della molestia ripetuto la sera

Nella serata del 15 agosto, con il litorale ancora molto affollato, una scena simile si è ripetuta con un altro protagonista. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti in questo secondo caso, il 28enne egiziano giocava a pallavolo in spiaggia quando si è avvicinato a una ragazzina di 13 anni che stava facendo il bagno in compagnia di amici e parenti, allungando le mani. La giovane vittima ha iniziato a urlare, alcuni presenti hanno chiamato le forze dell’ordine mentre il padre della 13enne, dopo aver soccorso la figlia, ha trattenuto il molestatore fino all’arrivo dei carabinieri.

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