Introduzione
A molte persone è capitato di ricevere telefonate da call center che cercano di far sottoscrivere nuovi contratti di utenze di luce e gas, telefonia o altro. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) forniscono preziose indicazioni su come “difendersi dall’insistenza o dalla scorrettezza di alcuni call center”.
Tra le cose più importanti da tenere a mente, è ricordato che un call center deve sempre identificarsi chiaramente, dichiarando per conto di chi sta telefonando. Inoltre, si ricorda che nessuno può rimanere senza fornitura di gas o elettricità se non per propria scelta e che nessuno è obbligato a sottoscrivere un contratto diverso da quello in corso. E in caso si accetti un contratto ma si cambi poi idea, gli utenti hanno 14 giorni di tempo per far valere il diritto di recesso.
Quello che devi sapere
Le telefonate dei call center
- A tutti - o quasi - è capitato di ricevere una o più telefonate da call center che cercano di vendere nuovi contratti telefonici, oppure delle utenze di luce e gas, e altro ancora. Da tempo ormai l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) hanno lanciato una campagna “per fornire ai consumatori consigli e informazioni per difendersi dall’insistenza o dalla scorrettezza di alcuni call center”
Per approfondire:
Luce e gas, tra servizio a tutele graduali e libero mercato: come fare la scelta giusta
Come proteggersi dal teleselling
- La campagna, già lanciata nel 2022, è stata ulteriormente ripresa nella primavera del 2024 “in seguito all'aumento della pressione dei call center in vista della fine tutela”. La campagna fornisce “ai consumatori uno strumento importante per contrastare il fenomeno del teleselling aggressivo, vale a dire le telefonate commerciali per la vendita di contratti-forniture (le più numerose su energia e gas, ma anche per offerte di telefonia, assicurazioni e altro)”.
Cosa sapere per difendersi
- AGCM e ARERA hanno realizzato un sito internet per la campagna “Difenditi così”, dove sono contenute diverse indicazioni utili per cercare di proteggersi dal teleselling aggressivo. In primo luogo, vengono ricordati i diritti dei consumatori: in particolare è sottolineato come “il venditore ha l’obbligo di informarti sulle caratteristiche essenziali dell’offerta, sul prezzo e sulla durata e modalità di conclusione del contratto che propone”. E per quanto riguardata elettricità e gas “il venditore deve metterti a disposizione anche la Scheda di confrontabilità e la Scheda sintetica, in modo da illustrarti in maniera chiara e concisa i contenuti del contratto”.
Per approfondire:
Visita il sito di "Difenditi Così"
I call center si devono identificare
- È importante anche ricordare che i call center hanno l’obbligo di identificarsi chiaramente, e devono inoltre dichiarare per conto di chi stanno telefonando e lo scopo della telefonata stessa. Inoltre, qualora l’utente lo richieda, i call center devono comunicare in che modo hanno ottenuto il numero di telefono.
Non lasciarsi condizionare
- È poi bene ricordare che è importante non farsi condizionare da eventuali comportamenti aggressivi o insistenti da parte dei call center: le Autorità ad esempio ricordano che “nessuno rimane senza fornitura di energia elettrica e gas se non per motivi che dipendono dalla sua volontà”. Inoltre non si è mai obbligati a scegliere un contratto diverso da quello attualmente in corso.
Le condizioni di validità di un contratto
- Se l’utente è interessato a quanto proposto al telefono, i call center hanno l’obbligo di “chiederti di rinunciare espressamente alla forma scritta per la conclusione del contratto”. Insomma, non è consentito accettare un nuovo contratto senza rispettare questa condizione. Inoltre i call center devono inviare via mail o in forma cartacea - o comunque in modo che il documento possa essere riprodotto - il contratto e la tua adesione. E poi il consenso “è valido solo dopo aver confermato la ricezione del documento contenente le condizioni contrattuali”.
Il diritto di recesso
- Tra le cose importanti da sapere viene ricordato che l’utente ha il diritto di “ricevere una copia del contratto concluso con il venditore. La copia del contratto e la conferma del tuo consenso sono necessarie per far valere i tuoi diritti in qualunque sede”. Una specificazione importante perché i contratti conclusi per telefono rientrano nella categoria dei contratti a distanza e, in quanto tali, permettono di esercitare il diritto di recesso: entro 14 giorni dalla conclusione del contratto, infatti, è possibile inviare al fornitore una raccomandata o una Pec per esercitare il diritto di recesso.
Cambio fornitore senza consenso: cosa fare
- Le due Autorità inoltre forniscono consigli utili nel caso in cui si riceva una bolletta da una nuova società, senza però che sia stato espresso il proprio consenso al cambio di fornitore. In questi casi è possibile richiedere alla società che ha inviato la bolletta la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto. Se si tratta di una attivazione non richiesta, si ha il “diritto a non pagare la fornitura ai sensi dell’art. 66-quinquies del Codice del Consumo”.
Il registro delle opposizioni
- Infine, è bene ricordare che esiste il Registro pubblico delle opposizioni: il servizio - esteso a tutti i numeri telefonici nazionali, fissi e cellulari - permette di opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate. L’iscrizione inoltre annulla i consensi precedentemente rilasciati.
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- Le telefonate dei call center
- Come proteggersi dal teleselling
- Cosa sapere per difendersi
- I call center si devono identificare
- Non lasciarsi condizionare
- Le condizioni di validità di un contratto
- Il diritto di recesso
- Cambio fornitore senza consenso: cosa fare
- Il registro delle opposizioni
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