Caldo e rifiuti a Roma, rischio emergenza sanitaria per topi, blatte e larve

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L'appello del presidente Antonio Magi: "Con le temperature elevate rimuovere rapidamente i rifiuti"

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Caldo e sporcizia. Un binomio preoccupante nella Capitale che ancora una volta porta a una vera e propria "emergenza igienica" con rischio di "larve, topi e blatte". Questo l'allarme, lanciato all'Adnkronos Salute dal presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, che torna sul tema, dopo che anche un grande 'innamorato' di Roma, l'attore-regista Carlo Verdone, ha lamentato il degrado e la sporcizia della città. 

"Evitare che i rifiuti restino in strada per troppo tempo"

"Ci troviamo, quindi, nuovamente a dover denunciare cose che ormai, puntualmente, succedono ogni anno: con il caldo elevato e la scarsa pulizia, specie intorno ai bidoni della spazzatura, si creano le condizioni per la formazione di larve, ma anche la presenza di blatte che ne approfittano per cibarsi dei rifiuti che vengono lasciati per strada. Una situazione che sicuramente non favorisce la salute". Per Magi serve "non soltanto fare bene la raccolta della spazzatura, ma serve evitare che i rifiuti rimangano per strada per molto tempo, attirando gli insetti. Questa la misura principale. I rifiuti oltre alle blatte e alle larve attraggono anche i topi, i gabbiani, i corvi e altri animali". Fondamentale dunque "l'attenzione massima, specie davanti a delle strutture sanitarie, davanti ai parchi".

Filo diretto con Comune di Roma

l problema è sentito a molti livelli. "Noi - riferisce Magi - abbiamo avuto segnalazioni sul rischio igienico, per esempio, da parte di avvocati che hanno scritto all'Ordine dei medici. Di conseguenza io ho scritto al Comune di Roma che ci ha messo a disposizione addirittura un numero diretto per poter segnalare di volta in volta queste situazioni particolari, in modo tale che il Comune possa intervenire nell'immediato: la città è enorme e nessuno vuole negare le difficoltà di tenerla pulita". Il filo diretto con il Comune "almeno è una buona notizia. Ma le segnalazioni sono comunque emergenziali, dovremmo superarle per lavorare su una logica programmatoria che ci permetta di non arrivare a situazioni di disagio conclamato".

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