Trieste, banda ferisce ragazzi per rifiuto prestazioni sessuali

Cronaca
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Circa quindici persone, immigrati di nazionalità afghana, hanno ferito la notte scorsa 4 giovani di origine pachistana - di cui uno minorenne - che si sono rifiutati di offrire loro prestazioni sessuali

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A Trieste una banda di una quindicina di persone, immigrati afghani, ha ferito la notte scorsa 4 giovani immigrati pachistani - di cui uno minorenne - che si sono rifiutati di offrire loro prestazioni sessuali. Questi ultimi sono stati accoltellati in varie parti del corpo e uno di essi ha riportato ferite molto gravi; tutti sono stati ricoverati all'ospedale di Cattinara. Secondo quanto si è appreso, al Molo Audace, in centro, la banda si è rivolta ai 4 pachistani chiedendo loro prestazioni sessuali e denaro; al rifiuto è scattata l'aggressione. Uno dei feriti è riuscito a raggiungere la Questura, dove è stato soccorso da alcuni agenti.

La ricostruzione dei fatti

La zona del Molo Audace è luogo di ritrovo, soprattutto in estate, di persone che abitano in città ma anche di molti immigrati. Secondo una ricostruzione, sulla base della denuncia delle vittime, il raid è scattato attorno alle 22. L'allarme è stato lanciato da una pattuglia della Squadra Volante, che è intervenuta nelle vicinanze della Questura, perché un cittadino pachistano, neo maggiorenne, ha riferito di essere stato accoltellato alla schiena in quanto poco prima si era rifiutato di fornire una prestazione sessuale. La vittima, poco dopo aver riferito la propria versione di quanto avvenuto, ha perso i sensi per la ferita profonda subita ed è stata ricoverata d'urgenza a Cattinara in ambulanza.

 

Altri tre giovani si sono recati al pronto soccorso

All’ospedale di Cattinara dopo poco, si sono presentate anche altre vittime del raid, tutte di nazionalità pachistana. Si tratta di un ragazzo di 19 anni, che aveva riportato profonde ferite da taglio ed è stato accolto in codice rosso, un adolescente di 16 anni, con evidenti lesioni al volto, e un altro giovane di 19 anni, con lesioni di minor entità. Il terzetto è stato accompagnato, in auto, in pronto soccorso da un connazionale, illeso, che ha confermato la versione dell'aggressione.

Il sistema di videosorveglianza

Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile che, vista la gravità dell'episodio è in costante contatto coi vertici della Questura e della Prefettura. Sul luogo dell'aggressione, al Molo Audace, non ci sono telecamere, né sono stati individuati testimoni. La zona dispone comunque di un sistema di videosorveglianza grazie al quale si conta di poter ricostruire quanto accaduto e risalire all'identità degli aggressori.

 

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