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Omicidio Terno d'Isola, continuano le indagini. A Bottanuco i funerali di Sharon Verzeni

Cronaca
©Ansa

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire il delitto e risalire all'autore dell'omicidio della 33enne, ex estetista e da un anno barista, uccisa in strada nella notte tra lunedì e martedì a Terno d'Isola, dove viveva con il compagno. In mattinata sono stati celebrati i funerali della donna a Bottanuco, suo paese d'origine: sulla bara bianca, una corona di fiori bianchi e rossi. Entrambi i comuni in provincia di Bergamo, Terno d'Isola e Bottanuco, hanno proclamato il lutto cittadino

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Continuano le indagini sulla morte di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in strada nella notte tra lunedì e martedì a Terno d'Isola, dove viveva con il compagno Sergio Ruocco. In mattinata a Bottanuco, paese d'origine della vittima, sono stati celebrati i funerali della donna, ex estetista e da un anno barista. Entrambi i comuni in provincia di Bergamo, Terno d'Isola e Bottanuco, hanno proclamato il lutto cittadino. Gli inquirenti, intanto, sono al lavoro per ricostruire il delitto e risalire all'autore dell'omicidio.

I funerali di Sharon Verzeni

I funerali sono stati celebrati a Bottanuco, dove ieri pomeriggio il feretro di Sharon Verzeni è stato riportato - dopo il nulla osta della Procura di Bergamo al termine dell'autopsia all'ospedale Papa Giovanni XXIII - nella casa dei genitori, mamma Terry e papà Bruno. "Un angelo è volato in cielo. La tua gioia e il tuo dolce sorriso saranno sempre nel nostro cuore. Sicuri che ci rivedremo", è la frase riportata sul manifesto funebre della donna. Il corteo funebre è partito intorno alle 10 dalla casa a Bottanuco e ha raggiunto la chiesa del paese, dove si sono tenuti i funerali. La chiesa di San Vittore era gremita. Sopra la bara bianca è stata apposta una corona di fiori bianchi e rossi. Al termine della messa, il corteo a piedi ha accompagnatoil feretro di Sharon Verzeni al cimitero, per la tumulazione. In testa al corteo i familiari della vittima: il papà Bruno, la mamma Maria Teresa, i fratelli Christopher e Melody, e il compagno Sergio Ruocco. Presenti anche i sindaci di Terno d'Isola e di Bottanuco, Gianluca Sala e Rossano Pirola, con le fasce tricolore. Negozi chiusi e bandiere a mezz'asta sul palazzo del Comune.

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L’omelia durante i funerali

"È accaduta una tragedia e non ci sono parole migliori per addolcire la pillola. Una tragedia improvvisa. La prima immagine che viene alla mente è quella di dire che ancora una volta la mano di Caino ha colpito", ha detto don Corrado Capitanio durante l’omelia. "Ci verrebbe da dire – ha aggiunto – che ancora una volta il male ha vinto perché ha spezzato una vita, giovane tra l'altro, perché ha interrotto bruscamente dei progetti, dei sogni, dei desideri di vita insieme, di vita familiare. Una morte così interrompe bruscamente tutto quello a cui noi ci sentiamo legati, tutte le cose che per noi hanno un valore. Umanamente parlando non abbiamo altre parole da dire". Poi, nel passaggio conclusivo dell’omelia, il parroco ha detto ancora: “Preghiamo anche per la conversione di chi ha prestato la sua mano al male, perché questi drammi non accadano più". La preghiera è affinché "la conversione possa in qualche modo diventare anche redenzione, perché più nessuno debba vivere un'esperienza come questa, per colei che è morta ma anche per i suoi familiari che rimangono con questo dolore e rimpianto. Preghiamo perché il signore ci renda capaci di continuare il cammino della vita anche in questi drammi che toccano le comunità". Il parroco ha poi detto che "vogliamo pregare anche per coloro che in questi giorni stanno lavorando per la ricerca della verità. Questo è un desiderio che ci auguriamo tutti, anche per i familiari di Sharon. Lei non torna più indietro, però il desiderio di avere delle risposte è certamente un desiderio lecito che speriamo possa essere in qualche modo di consolazione".

Il compagno e la famiglia

Nella casa di Bottanuco della famiglia Verzeni si è spostato a vivere in questi giorni anche il compagno della donna: la casa di Terno d'Isola, infatti, è sotto sequestro. L'uomo era stato sentito subito dopo il delitto, così come tutti gli altri familiari: al momento dell’omicidio, ha detto, stava dormendo nella casa di Terno d'Isola che condivideva con la compagna. I genitori di Sharon Verzeni, invece, al momento del delitto erano al mare, da dove sono tornati martedì mattina appena saputo della morte della figlia. "Mio figlio reagisce, reagisce bene. Io sono più emotivo. Lui e Sharon erano già sposati in Comune, io gli chiedevo un erede da tanto, credo ci stessero pensando", ha detto fuori dal cimitero di Bottanuco il padre di Sergio Ruocco. "Invece è andata così - ha aggiunto -. Sergio non dice niente. Per me qualcuno le ha fatto qualche avances e lei ha rifiutato. Quella sera lui ha visto che lei era in ritardo, che non rientrava. Poi sono arrivati i carabinieri e lo hanno buttato giù dal letto. Lo hanno interrogato e lo interrogheranno ancora". Commosso, ha concluso: "Speriamo lo prendano".

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Le indagini

Sul fronte delle indagini non ci sono novità: resta un grande alone di mistero attorno all'omicidio, avvenuto in via Castegnate, in una zona non coperta dalle telecamere, probabilmente da qualcuno che sapeva che la donna a quell'ora era solita passare di lì dopo che il dietologo le aveva consigliato di passeggiare. L'assassino l'ha colpita alle spalle con quattro profonde coltellate, inferte con violenza: tre sono risultate letali. Non sembra, dicono gli esperti, l'evoluzione di un litigio casuale scoppiato per strada (anche perché nessuno in zona ha sentito qualcuno discutere prima delle grida di aiuto di Sharon Verzeni, ormai ferita gravemente con il coltello) e neppure un’aggressione casuale e del tutto senza motivo. Tuttavia, nella vita della donna non sarebbero emerse ombre. Due ombre, invece, si vedono nel filmato di una telecamera non distante dal luogo dell'agguato: chi fossero e se c'entrassero con l'omicidio, però, non è stato ancora stabilito.

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