Alpi, morti due alpinisti sulla Cima d'Asta e sul Monte Cengio

Cronaca
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Il 32enne, secondo la ricostruzione, era salito da solo verso Cima d'Asta lungo il Canalone dei Bassanesi e sarebbe scivolato sulla cresta. Per il 51enne sul Monte Cengio non è ancora chiaro se il decesso sia avvenuto per la caduta o a seguito di un colpo di calore

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Il corpo senza vita di un escursionista vicentino del 1992 di Cassola è stato recuperato nel pomeriggio di oggi dall'equipaggio dell'elicottero di Trentino Emergenza e dalla Stazione Tesino del Soccorso Alpino e Speleologico, dopo essere stato avvistato sotto Cima d'Asta da degli escursionisti, che hanno chiamato il 112. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che nel corso della mattinata l'uomo sia salito da solo verso Cima d'Asta dal Canalone dei Bassanesi. Una volta in cresta, sarebbe scivolato su terreno roccioso precipitando per oltre 50 metri.

I soccorsi

La Centrale di Trentino Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha effettuato un sorvolo dall'alto. Individuato l'escursionista, il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino è stato verricellato sul posto con il medico, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Con una seconda rotazione, un operatore della Stazione del Tesino è stato trasportato in quota per dare supporto nelle operazioni di recupero. Dopo aver ricevuto il nullaosta delle autorità, i soccorritori hanno recuperato con il verricello la salma, per poi trasferirla a Malga Sorgazza, dove è stata affidata alle forze dell'ordine.

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Un altro morto sul monte Cengio

 

Sul Monte Cengio (Vicenza) è morto un altro alpinista, un vicentino di 51 anni. L'allarme è stato lanciato a metà pomeriggio da un escursionista che ha notato il corpo in un dirupo della Via La Bamba, sulla bastionata ovest, dove è stata inviata una squadra del Soccorso alpino di Arsiero. Non potendosi avvicinare alla parete per la presenza di foschia, l'eliambulanza ha fatto campo base nelle vicinanze, per poi imbarcare un secondo tecnico e tentare uno sbarco quando si è aperto un varco sul margine del bosco. Appena è stato possibile il tecnico è stato trasportato in parete e ha effettuato il recupero dell'alpinista, per il quale però non hanno potuto nulla le manovre di rianimazione. Ancora non si sa se il decesso sia stato causato dalla caduta o se sia precipitato dopo un colpo di calore.

 

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